diario del tour [Pescara, Auditorium Petruzzi – 3 luglio 2010]
Arrivo a Pescara in uno stato di scarsissima lucidità, complici le poche ore di sonno (reduce dallo splendido concerto dei Massimo Volume e dei Valentina Dorme la sera prima a Rockisland), la levataccia e le sei ore di treno, ma mi abbraccia subito una città solare, allegra ed ospitale.
L’auditorium, proprio alle spalle della casa natale di Gabriele D’Annunzio, è elegante. L’accoglienza splendida e calorosa, di quelle tipicamente mediterranee. Il pubblico, nonostante siano le cinque di pomeriggio di un sabato di luglio, attento e numeroso.
C’è da festeggiare l’uscita del nuovo romanzo di Vincenzo Di Pietro (intitolato “Una condanna”) e con me sul palco per l’occasione, oltre ovviamente al vulcanico Vincenzo, si alternano anche il riflessivo Luca Di Pangrazio e l’indomabile giovanissima Raffaella Stacciarini: un impasto bizzarro di storie e idee diverse che, miscelate nello stesso calderone, sembrano creare qualcosa di intrigante e coerente. Vincenzo aveva visto giusto.
Il resto è festa, mare e tutto ciò che ne consegue.
Un bell’esordio per il nuovo lavoro di Vincenzo Di Pietro. Un bell’epilogo per il viaggio de “L’uomo a pedali”.
Ci vediamo in autunno con qualcosa di nuovo da raccontare.
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