domande sbagliate
Cara Elisabetta,
certo che l’universo è proprio bizzarro, eh? Ho visto segnali curiosi, in giro, in questi giorni. Mi sto ancora domandando se sia il caso di approfondire o se sia meglio lasciare tutto così com’è. E, proprio mentre rifletto su questa cosa, mi trovo a fare spesso i conti con la domanda che, più di ogni altra, sembra incuriosire i primi lettori del romanzo: “ma Elisabetta esiste realmente? Chi è?”. Come se questo dettaglio possa cambiare qualcosa o avere la benché minima importanza. Allora sorrido, scrollo le spalle e do risposte evasive. Mi torna in mente quella frase di Vecchioni: “tanto che imposta, a chi ti ascolta, se lei c’è stata o non c’è stata e lei chi è?”.
Intanto venerdì sarò a Roma, per un reading alla Libreria Flexi (via Clementina 9 – rione Monti. Praticamente a pochi passi dal Colosseo) alle 21.30. Questa volta, all’interno della presentazione, avrò il piacere di ospitare anche Vincenzo Di Pietro, un amico e scrittore di talento (se ti capita, leggi il suo “Zona di guerra”) con cui ho avuto già occasione di dividere il palco in un paio di occasioni. Un personaggio che dovresti conoscere. Penso proprio che ci divertiremo anche questa volta.
Un abbraccio
Rob
p.s.: grazie allo staff del Bloom, sono riuscito a entrare in possesso di qualche foto delle presentazione di mercoledì scorso fatta da uno spettatore. Te ne mando qualcuna.