catalizzando
I tre giorni a Roma erano necessari. Nemmeno io mi rendevo conto di quandolo fossero, ma ne avevo decisamente bisogno.
Sono stati giorni intensi, quelli vissuti nella Capitale, fra il reading negli spazi splendidamente accoglienti Cheese and Cheers, il caos frenetico di “Più libri più liberi”, le pochissime ore di sonno, le copie del libro firmate, lo spirito da gita scolastica, gli sguardi incrociati, i sorrisi di passaggio, gli amici rivisti, le confidenze fragili e stanche, i bicchieri di whisky, i progetti lavorativi, le risate poco lucide, le strade sbagliate e molto altro. Sono stati giorni necessari.
Mi sono sempre ripromesso di non fare ringraziamenti pubblici per evitare lo sgradevole retrogusto retorico che lasciano sempre, però questa volta devo davvero ringraziare Vincenzo Di Pietro, fedele compagno di ormai tante avventure, che ancora una volta ha voluto mischiare le sue storie con le mie dentro e fuori la scena portando molta sincerità e parecchie energie.
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