spettacoli e cellulari

La scorsa settimana sono stato a uno spettacolo di Ascanio Celestini e la primissima cosa che l’attore ha detto appena salito sul palco è stata: «vi chiederei gentilmente di non fare foto o video. Non per questioni di copyright: solo per non rompere i coglioni a chi vi sta vicino».
Al di là di tutti i discorsi filosofici e sociologici che ci si potrebbe sforzare di fare, non posso che applaudire Celestini: l’ansia da parte di chiunque di riprendere ogni cosa ha raggiunto livelli grotteschi e ritrovarsi davanti una muraglia di schermi luminosi durante un evento di qualunque genere è ormai una consuetudine decisamente fastidiosa.
Anche perché tanto poi lo sappiamo che quei video non li si riguarderà mai, per cui che senso ha? Tantovale godersi lo spettacolo per quello che è, no? O almeno fare finta di vivere ancora in un mondo in cui, almeno in queste piccole cose, è previsto un minimo di rispetto per chi ti sta alle spalle e vorrebbe magari vedere l’artista sul palco anziché lo schermo del tuo cellulare.