a proposito di “Nel blu”
Qualche settimana fa qualcuno mi ha raccomandato di non dimenticarmi di essere prima di tutto uno scrittore perché, qualunque cosa possa accadermi attorno, la mia indole resterà inevitabilmente comunque sempre quella. Credo sia nata lì l’idea di pubblicare “Nel blu”: un racconto che ha avuto una genesi piuttosto lunga, tanto che già tre anni e mezzo fa ne avevo portato sul palco una versione embrionale in un paio di occasioni, e che ha faticato a trovare una forma definitiva.
Penso sia un racconto che si può leggere in tanti modi diversi, ma a me piace pensarlo soprattutto come la fotografia di uno di quei momenti in cui, sotto una parvenza di calma assoluta, si consumano le lotte interiori più spietate, prima fra tutte quella con l’eterna tentazione di arrendersi alla vacuità delle cose del mondo.
Il fatto che lo abbia pubblicato in pieno dicembre è un caso, però in fondo mi piace l’idea che qualcuno lo possa prendere come una sorta di regalo di Natale e soprattutto credo abbia molto più senso leggere questa storia durante i mesi più freddi piuttosto che in piena estate quando probabilmente avrebbe un sapore diverso.