“L’uomo a pedali” a La 111 2022
Ci sono giornate in cui il materiale tecnico decide di non supportarti. Succede. Fa parte del gioco. Domenica, a La 111, mi si è rotto un pedale dopo una ventina di km. Ho provato a sistemarlo in qualche modo ma, non riuscendo più a sentirmi sicuro con un pedale in condizioni precarie, dopo qualche tentativo ho preferito limitare un pochino i rischi e fare il percorso medio anziché il lungo. Mi dispiace perché La 111, con il suo sapore da Classica del Nord che piacerebbe molto anche al protagonista de “L’uomo a pedali”, i suoi dieci castelli e la bellezza dell’ambiente circostante, merita assolutamente di essere gustata nella sua interezza, ma evidentemente quest’anno doveva andare così.
Inconvenienti tecnici a parte, La 111 si è confermata una manifestazione preziosa e accogliente gestita da persone sempre gentilissime capitanate dall’entusiasmo di Valerio Tebaldi, per cui mi ha fatto molto piacere partecipare anche quest’anno. Mi piace molto il tipo di approccio al ciclismo che propone questa manifestazione e il percorso con quel sapore fiammingo mi diverte sempre parecchio. In questo video c’è un piccolo resoconto di come è andata la mia partecipazione.
p.s.: il protagonista de “L’uomo a pedali” non avrebbe approvato la scelta di ripiegare sul percorso medio, lo so. Lui probabilmente avrebbe insistito sul lungo anche a costo di dover poi tornare a piedi. Per questa volta spero mi perdonerà.