nel turbinio rock di mezza estate
Sarà che mi sono ormai disabituato alla vita “rock’n’roll”, ma la due giorni di Rock Targato Italia al Legend di Milano mi è sembrata davvero un vortice travolgente di incontri, energie e sorrisi. Sono passati più di vent’anni dalla prima volta che ho collaborato con Rock Targato Italia ma credo che questa speciale edizione estiva sia stata una delle più intense. O quanto meno quella in cui si è respirata in modo più sfacciato la voglia da parte di tutti di partecipare e stare insieme.
Di queste due giornate mi restano diversi ricordi: l’abbraccio fraterno di Omar Pedrini, la grande disponibilità dello staff di RockerTV e di Nyva Zarbano, le chiacchierate con Paolo Pelizza, l’eleganza mai banale di GianCarlo Onorato, l’entusiasmo de I Dischi del Minollo e de I Fasti, la gentilezza di Max Zanotti e di Giovanni Succi dei Bachi Da Pietra, la simpatia di Mario Riso, i confronti con Dischi Soviet Studio e Il Peggio È Passato, le bevute con Il Pesce Parla, con gli US e con Claudio Formisano, la sana follia dei Circus Punk, il carisma di Mauro Paoluzzi, la professionalità di Graziella di Rock My Life, la passione di Mimmo Paganelli e di Carlo Lecchi, le tante persone salutate fugacemente come gli Anymara e tante altre cose che ora probabilmente si perdono nel turbinio di due giornate davvero densissime.
Una menzione a parte va ovviamente alla sensibilità lucidissima di Pieralberto Valli che è stato un piacere accompagnare nella presentazione del suo romanzo proprio nel momento in cui attorno a noi sembrava infuriare una tempesta, oltre che al meraviglioso duo formato da Francesco Caprini e Franco Sainini di Divinazione che da 35 anni continuano a portare avanti la splendida utopia di Rock Targato Italia con una tenacia commovente.
È stato più che mai necessario e vitale esserci.
(© foto di Graziella Ventrone – Rock My Life)