…a proposito delle finali di Rock Targato Italia 2023
Ha sempre più il sapore di una meravigliosa utopia, quella portata avanti da Francesco Caprini e Franco Sainini con Rock Targato Italia, ed è sempre bello farne parte, specie in serate piene di vita come le finali di quest’anno.
Perfetta ed estremamente rilassata l’atmosfera respirata all’interno del Rock’n’Roll di Milano. Ottimo il livello qualitativo degli artisti in gara, con la vittoria meritatissima del rock moderno e riflessivo di Ferretti. Costruttivo il clima all’interno della giuria presieduta dal mio amico Paolo Pelizza e impreziosita dalla partecipazione di Mauro Paoluzzi (produttore e arrangiatore di alcuni dischi a cui devo molto, a partire da diversi lavori di Roberto Vecchioni), Mimmo Paganelli (direttore artistico della EMI ai tempi in cui produceva artisti come Guccini o i Litfiba), Andrea Ettore Di Giovanni e Donatella Lavizzari, oltre al sottoscritto. E come sempre splendida l’atmosfera respirata durante la consegna delle targhe speciali, che sono state l’occasione per abbracciare la follia di Battista, la grinta di Francesco Setta insieme alla classe di Max Zanotti, l’eleganza di Lory Muratti e l’intelligenza di Marco Ambrosi, oltre al sorriso di Omar Pedrini intervenuto proprio sul filo di lana dopo un lungo viaggio pur di non perdersi l’evento, senza dimenticare la professionalità di Nyva Zarbano e dello staff di Rocker TV.
Ce ne vorrebbero di più, di serata simili, per tornare per un attimo a respirare l’atmosfera degli anni in cui tutto sembrava davvero possibile.