…aspettando il 2024
“…e l’anno che è passato è solo un anno che se n’è andato via”, cantava il professor Vecchioni in un suo brano minore.
Del 2023, a livello personale, potrò sicuramente ricordare la pubblicazione de “La prima ultima volta” insieme a Vanna Mazzei: un’esperienza totalmente diversa rispetto a tutti i miei lavori precedenti che però credo esprima riflessioni importanti e soprattutto è servita a lasciare una traccia concreta di una collaborazione preziosa tanto sul piano letterario quanto su quello umano. Oltre a questo ci sono stati tanti chilometri percorsi, con il cammino de “L’uomo a pedali” che ha continuato ad andare avanti facendomi vivere diversi bei momenti.
Dunque, senza promesse e senza propositi ma con gli occhi sempre bene aperti sull’incessante declino del mondo, prepariamoci ad appendere al muro un nuovo calendario. E l’unica cosa che mi sento di dire a riguardo è che, tutto sommato, per quanto l’ottimismo non sia mai stato il mio forte, un anno che inizia promettendo, fra le altre cose, la reunion dei CCCP e quella degli Estra, qualcosa di buono lo dovrà pur portare con sé.
Buon anno!