mare d’autunno
Cara Elisabetta,
ormai mi sto affezionando ai ritmi serrati di questo periodo girovago e confuso. Mi piace il senso di straniamento che provi nella frazione di secondo in cui apri gli occhi in albergo e, con i pensieri ancora completamente intorpiditi, cerchi di ricordarti dove sei. Ed è bello incontrare di continuo nuovi sorrisi, incrociare nuovi sguardi, stringere nuove mani e scoprire nuovi angoli di mondo.
Anche il mare d’inverno mi ha riservato delle piacevolissime sorprese: il Caffé Assenzio è davvero un luogo magico, con un’atmosfera magnificamente distesa ed un pubblico cordiale ed attento. Credo sia il localino prezioso che ognuno sogna di avere sotto casa. Sono stato proprio bene, anche a dispetto del dedalo di sensi unici che rendono la viabilità di Rimini una delle cose più contorte in cui mi sia mai imbattuto.
Sto capendo sempre meno di ciò che sta concretamente accadendo attorno a me nel caos di queste settimane, ma credo sia bello che, da un libro come “In fondo ai suoi occhi”, stiano scaturendo tanti momenti e tante sensazioni. E’ uno scambio continuo fra vita e parole. Sensazioni che generano altre sensazioni. Ed è solo l’inizio (o almeno spero).
Un abbraccio
Rob
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