arrosticini e tormente di neve
Cara Elisabetta,
credo che quella di Chieti sia destinata a restare nella mia memoria come la tappa più avventurosa di questo mio girovagare letterario: qualcosa paragonabile al Gavia del Giro D’Italia di Hampsten, se capisci cosa intendo.
Già il fatto di essere riusciti ad arrivare alla libreria (grazie alla guida di Paolo, prode compagno d’avventure di Vincenzo Di Pietro), mentre una tormenta di neve paralizzava letteralmente tutte le ripide vie d’accesso al paese, credo sia stato un mezzo miracolo. Il fatto che poi, mentre davamo già per scontato di dover annullare tutto, qualcuno sia stato così folle da uscire di casa e sfidare le strade palesemente impraticabili per venire a sentire gli sproloqui di due romantici rincoglioniti, è invece un miracolo completo.
E’ stata una presentazione strana, estremamente confidenziale (ma, d’altra parte, visto il meteo, non poteva essere altrimenti) e, credo, con la mia peggiore performance personale in assoluto. Ma è stato un week-end molto piacevole, fra il mare in tempesta, una neve aggressiva, la proverbiale calorosissima ospitalità abruzzese e gli arrosticini di Montesilvano.
Un abbraccio
Rob
p.s.: giovedì (27 gennaio), alle 22.00, tornerò a calcare il palco del Bloom con una piccola apparizione all’interno del concerto dei Pocket Chestnut.
p.p.s.: sul webmagazine SuccoAcido è possibile leggere una mia lunga intervista. Ecco il link: http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=841#ita
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