…e non si scioglie mai
Cara Elisabetta,
solo una manciata di giorni fa ho fatto il reading più intenso, privato e significativo della mia vita. Avrei davvero tantissime cose da dire a riguardo, ma forse è bene che certi pensieri e certi ricordi restino semplicemente un dono per chi c’era e ha voluto vivere con me una splendida nevicata attesa per troppo tempo. In questi giorni, a dire il vero, non mi va nemmeno di scrivere: vorrei solo continuare a vivere quella meravigliosa tormenta di neve e sperare che non debba mai finire.
Ciò che invece ti posso raccontare, tornando ad argomenti più terreni, è che il 15 marzo e il 12 aprile, su richiesta dei miei ragazzi di San Vittore che si mostrano sempre più interessati ai miei lavori, tornerò da loro per presentargli “In fondo ai suoi occhi”. Penso che sarà divertente, tornare a parlare di te. Anche se molto probabilmente il discorso finirà col volgere anche altrove.
A proposito di San Vittore: il progetto sulla riscoperta dei cantautori continua a procedere a gonfie vele, tanto che nell’appuntamento di fine marzo avrò il piacere di ospitare il professor Roberto Vecchioni in carne e ossa, che verrà a strimpellare qualche canzone e raccontare ai ragazzi qualcosa di sé.
Dio t’bendessa, ragazza
Rob
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