chiacchierando con gli RCCM
La prima volta in cui, solo pochissime settimane fa, ho ascoltato gli RCCM, sono rimasto annichilito: atmosfere scure, suoni spigolosamente minimali, approccio disincantato e una voce che affonda le dita nelle ferite più profonde della nostra epoca, senza paura di raccontare il senso di totale smarrimento umano che imperversa né di scagliarsi contro i meccanismi politici ed economici che dominano questo tempo. Raramente mi è capitato di ascoltare un disco in grado di parlare del tempo presente in modo così schietto e realista. Per questo ero molto curioso di fare due chiacchiere con loro. È nata così un’intervista molto interessante pubblicata oggi sul sito di Rock Targato Italia.
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