mentre il mondo brucia

È un dicembre parecchio caldo sul pianeta Terra. Il nostro vecchio impero occidentale ha evidentemente scelto di reagire al proprio declino in modo totalmente scomposto, fomentando l’apertura di continui fronti bellici in giro per il mondo e la situazione sta diventando sempre più complessa, nonostante i nostri solerti mezzi d’informazione continuino orwellianamente a ripetere che va tutto bene e che i cattivi sono sempre quelli lontani da noi (inclusi coloro che passano periodicamente da “buoni” a “cattivi” e viceversa a seconda di ciò che fa più comodo alla narrazione imposta al momento dai nostri potenti).
Riflettendo sul momento che stiamo vivendo è nata l’idea di chiudere il 2024 con una selezione di dischi estemporanea e particolare: musicisti che, per scelta o per caso, fanno da ponte fra l’Italia e altri mondi. Artisti nati altrove che hanno in qualche modo a che fare col nostro Paese o con la nostra lingua, oppure artisti italiani che si confrontano con realtà diverse. Così, in un’edizione extra della mia abituale rubrica sul sito di Rock Targato Italia, racconto i dischi di Misha Chylkova, Michal Gutman, Abandoncy, Emmanuelle Sigal, Crème Solaire, Valerio Sanzotta e Libero Reina.