Giovalli Lindo Ferretti e il teatro barbarico
Non è un segreto il fatto che Giovanni Lindo Ferretti sia un artista verso cui ho sempre nutrito una venerazione particolare. Ovvio, di conseguenza, che vederlo transitare per due giorni di fila sulle sponde del lago di Como (sabato con la proiezione del film “Bar bar – Tracce di un teatro barbarico” seguita da un’esibizione live molto particolare, e domenica con una nuova versione del suo magnifico spettacolo equestre), a pochi chilometri dai luoghi in cui sono cresciuto, non poteva che essere per me un evento unico.
Mi affascina sempre di più la figura del Ferretti di oggi: un uomo pacificato con se stesso, con la propria storia e con le proprie radici ma dallo sguardo sempre vigile e l’animo più che mai in conflitto con le derive materialiste e utilitariste del mondo moderno. Mi piace molto il suo essersi eretto a custode e cantore di un mondo in estinzione e il teatro barbarico, che pure avevo già avuto modo di scoprire lo scorso anno a Reggio Emilia nella sua forma più completa, è un’esperienza che va assolutamente vissuta, studiata e assaporata. Uno spettacolo profondo ed emozionante dai mille livelli di lettura, fuori dal tempo eppure tremendamente attuale.
“Sembra sole nascente, il sole d’occidente…”
Complimenti alla Fondazione Giovanni Lindo Ferretti e alla Corte Transumante di Nasseta per come stanno portando avanti con Lindo questo spettacolo, e grazie all’acqua Chiarella per avere ideato e reso possibile queste due giornate.
