Pino Marino

“…ma un piccolo segno di penna non dura e non misura i sogni che fai…” (P.M.)
A Pino Marino e alle sue canzoni sono molto affezionato, non solo per aver preso in prestito da un suo brano, col suo consenso, il titolo del mio primo romanzo: “L’uomo a pedali”.
Da pochi giorni è uscito “Capolavoro”, il suo nuovo album, ed è un disco prezioso. Sono 11 canzoni in cui Pino sembra avere condensato l’essenza della sua scrittura: la delicatezza sognante delle melodie, le atmosfere che sembrano galleggiare in un universo tutto loro e la capacità di far volteggiare nell’aria, con la naturale semplicità di un giocoliere delle parole, sentimenti e riflessioni.