Autore: rob

  • I candidati alle Targhe di Rock Targato Italia 2023

    I ragazzi di Rock Targato Italia hanno annunciato i candidati alle targhe per le migliori produzioni dell’anno che anche questa volta si affiancheranno al concorso tradizionale. La selezione è stata come sempre abbastanza complessa ma credo che, dopo parecchie riflessioni, si sia arrivati a delle belle rose di nomi con un interessante equilibrio fra artisti affermati e nuove scommesse.

    Per la targa come miglior album dell’anno sono stati candidati:
    Baustelle, Edda, Ettore Giuradei, Francesco Setta, Galoni e Manuel Agnelli.

    Il premio per il miglior singolo sarà conteso da:
    Bob Balera, Giuliano Dottori, Lucio Corsi, Omar Pedrini, Paolo Benvegnù e Trevisan.

    Il riconoscimento come artista rivelazione andrà a uno fra:
    AI!, Battista, Checco Curci, L’Avvocato Dei Santi, Matteo Perifano e Mattia Martinengo & Gli Psiconauti.

    Chiunque può contribuire alla scelta dei vincitori assoluti votando sul sito di Rock Targato Italia.
    A questi, infine, si aggiungeranno altri due premi che sono stati assegnati direttamente dalla redazione: quello per il miglior live, che andrà a Lory Muratti per il monologo-concerto “Torno per dirvi tutto”, e quello per il libro rock dell’anno che andrà a Marco Ambrosi per “Lo strappo”.

    I candidati alle Targhe di Rock Targato Italia 2023
  • “La prima ultima volta” secondo Books That I Read And Loved

    Books That I Read And Loved è una pagina davvero molto particolare che unisce l’amore per la lettura con la passione per l’illustrazione. Ieri l’autrice ha pubblicato una splendida e attentissima recensione de “La prima ultima volta” accompagnata anche da una creazione grafica personalizzata realizzata per l’occasione. “È un libro che si rivolge direttamente alla nostra coscienza e che invita ad una disamina brutalmente onesta delle scelte che caratterizzano la vita di ciascuno di noi“, dice fra le altre cose l’analisi proposta.

    “La prima ultima volta” secondo Books That I Read And Loved
  • “L’uomo a pedali” e il Re Stelvio

    La prima (e fino a ieri unica) volta in cui ho scalato il passo dello Stelvio in bicicletta avevo diciotto anni. Già da un po’ mi dicevo che sarebbe stato interessante vedere che effetto mi avrebbe fatto riaffrontarlo dopo un quarto di secolo, e la Re Stelvio organizzata da Mapei mi è parsa l’occasione ideale.
    Per quanto io non sia un ciclista da salite alpine e nonostante l’ascesa mi sia sembrata più impegnativa di come la ricordassi, tornare a confrontarsi con quei quarantadue tornanti e portare “L’uomo a pedali” al culmine della strada carrabile più alta d’Europa era qualcosa di necessario. Poi anche all’interno del romanzo lo Stelvio ha un suo significato, per cui era doveroso inserirlo in questo lungo percorso. E devo dire che ritrovarsi proprio al centro di un serpentone multicolore con persone di ogni genere, ogni età e ogni livello di preparazione sportiva intente a cercare di risalire tutte insieme, ognuno con il proprio ritmo e le proprie personalissime motivazioni, quei chilometri d’asfalto, è stato qualcosa di emozionante.

    “L’uomo a pedali” e il Re Stelvio
  • “La prima ultima volta” secondo “Diario di una lettrice”

    Continuano ad arrivare dei bei segnali, per “La prima ultima volta“, dal mondo delle pagine social letterarie. Ieri anche il blog “Diario di una lettrice” ha pubblicato una bella recensione del romanzo definendolo, fra le altre cose, come “una breve lettura ma dal significato profondo”.

    “La prima ultima volta” secondo “Diario di una lettrice”
  • gli ascolti di luglio 2023

    Luglio. Esplode l’estate che, con tutte le sue contraddizioni, è forse la stagione che rappresenta meglio la nostra epoca: ci si dimentica di tutto, guerre in corso e drammi sociali in primis, ci si abbandona al rumore di fondo e si affoga sorridendo nell’afa e nel vuoto pneumatico. Nonostante tutto, però, come ogni mese noi torno a consigliare qualche bel disco recente sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta parlo dei nuovi lavori di Michele Mingrone, AI!, Rirha, Helle, I Rumori Di Via Silvio Pellico e Geyser.

    gli ascolti di luglio 2023
  • due chiacchiere con Lory Muratti

    Lory Muratti è un personaggio affascinante: scrittore, musicista, videomaker e dj con il dono di saper trasportare la propria sensibilità in modo coerente all’interno di diverse forme di espressione. Ci siamo conosciuti quando eravamo entrambi all’inizio dei rispettivi percorsi e, in tutto questo tempo, ci è capitato diverse volte di incrociarci fugacemente per poi perderci di vista per anni. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata con lui per parlare di “Torno per dirvi tutto”, il suo ultimo album e romanzo, ma anche dell’immaginario che alimenta il suo mondo creativo e del suo interessante approccio umano e artistico. La chiacchierata si può come sempre vedere sui canali video di Rock Targato Italia.

    due chiacchiere con Lory Muratti
  • “La prima ultima volta” a Eccellenze Italiane

    Come annunciato, un paio di giorni fa io e Vanna Mazzei siamo stati ospiti della trasmissione “Eccellenze Italiane” su Odeon TV per parlare de “La prima ultima volta“. Ora il nostro intervento è disponibile anche in streaming e si può vedere liberamente sui canali della trasmissione oppure direttamente qui di seguito.

    “La prima ultima volta” a Eccellenze Italiane
  • “La prima ultima volta” secondo “Una Stanza Tutta Per Noi”

    È sempre interessante vedere le sensazioni o le riflessioni che il proprio lavoro suscita negli altri. La pagina letteraria “Una Stanza Tutta Per Noi” ha pubblicato una recensione de “La prima ultima volta” con tanto di parallelismi con Pirandello e con “Il curioso caso di Benjamin Button”. “Un romanzo breve e intimo, improntato alla riflessione sul senso della propria vita e non solo”, dice fra le altre cose l’articolo.

    “La prima ultima volta” secondo “Una Stanza Tutta Per Noi”
  • “La prima ultima volta” su Odeon TV

    In questi giorni frenetici, rimbalzando fra una cosa e l’altra, capita di finire anche su uno schermo televisivo. Così venerdì (30 giugno), alle ore 18.30, io e Vanna Mazzei faremo una breve apparizione su Odeon TV (canale LCN 163 del digitale terrestre), ospiti della trasmissione “Eccellenze Italiane”, per parlare de “La prima ultima volta“.

    “La prima ultima volta” su Odeon TV
  • una bella chiacchierata con Gianni Maroccolo

    Lo spessore umano di Gianni Maroccolo (membro fondatore dei Litfiba, bassista dei C.S.I. e autentico pilastro della storia del rock italiano degli ultimi 40 anni) è qualcosa che si percepisce a pelle dal primo istante e che lascia sempre senza parole. Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di fare una bella chiacchierata con lui e di lasciarmi rapire per un’oretta dai suoi ricordi e dalla sua umanità. Naturalmente la chiacchierata è diventata una video intervista che si può vedere liberamente sui canali di Rock Targato Italia. Credo sia qualcosa di davvero prezioso.

    una bella chiacchierata con Gianni Maroccolo
  • “La prima ultima volta” secondo “Il Recensore Di Libri”

    Fa davvero piacere vedere la bellissima accoglienza che “La prima ultima volta” sta continuando a ricevere. Il blogger “Il Recensore Di Libri” ha pubblicato oggi un’attenta e dettagliata analisi del romanzo definendolo, fra le altre cose, come “una sinfonia a quattro mani ben riuscita” e “un racconto che commuove e fa riflettere sul senso della vita; fragilità che accomunano ogni uomo, ostacoli e paure che portano a mostrarsi forti, celati dietro maschere; consapevolezze e scelte.”

    “La prima ultima volta” secondo “Il Recensore Di Libri”
  • “La prima ultima volta” secondo La Mirtillibreria

    È arrivata una nuova recensione per “La prima ultima volta“: è stata pubblicata dalla pagina letteraria La Mirtillibreria e punta dritto al sodo definendo il romanzo come “Un libro sicuramente insolito e scritto in forma di copione teatrale” ma anche come qualcosa di “molto scorrevole e gradevole”.

    “La prima ultima volta” secondo La Mirtillibreria
  • a proposito di Crema, di Inchiostro e di Creazioni d’Inchiostro…

    Sono state settimane abbastanza piene, le ultime, fra un paio di avventure a pedali, le prime recensioni de “La prima ultima volta” che hanno regalato diversi preziosi apprezzamenti, e la partecipazione al Festival Inchiostro di Crema insieme al gruppo di Creazioni d’Inchiostro.
    La domenica a Crema si è rivelata piacevole: un angolo tranquillo della città, in un chiostro antico pieno di fascino e di storia, in cui è stato bello condividere qualche chiacchierata con i passanti e con gli altri autori. È stata, insomma, giornata serena, parlando di libri e di vita, facendo nuove conoscenze e raccontando “La prima ultima volta” a chi ha voluto fermarsi a lasciarsi accarezzare da questa nuova storia.

    a proposito di Crema, di Inchiostro e di Creazioni d’Inchiostro…
  • “La prima ultima volta” secondo “Storie Di Libri E Non Solo”

    I primi passi de “La prima ultima volta” si stanno rivelando ricchi di attenzione e apprezzamenti. Ieri anche la pagina “Storie Di Libri E Non Solo” ha pubblicato una bella recensione del romanzo dicendo fra le altre cose: “Magica e catartica l’atmosfera messa in scena da Roberto Bonfanti e Vanna Mazzei.” E ancora: “Lo viviamo e lo sentiamo, ne percepiamo le debolezze e le paure, i desideri e le gioie.”

    “La prima ultima volta” secondo “Storie Di Libri E Non Solo”
  • “La prima ultima volta” secondo “Un Calice Di”

    La pagina eno-letteraria UnCaliceDi ha pubblicato una bella recensione de “La prima ultima volta” associando il romanzo a una buona bottiglia di bollicine saten. L’articolo rimarca molto l’approccio teatrale del libro e dice, fra le altre cose, che “Il passo della narrazione è lento e introspettivo, il protagonista è stanco, ha una vita indietro, ma il messaggio che lascia è molto energico”.

    “La prima ultima volta” secondo “Un Calice Di”
  • “L’uomo a pedali” al Km Verso Il Blu

    Non mi era mai capitato, in tutta la mia vita, di incontrare una salita ripida come quella del Km Verso Il Blu di Predore (BG). Una cronoscalata serale che nel giro di un solo chilometro (1200 metri, per la precisione, ma con pendenze che raggiungono il 33%) toglie letteralmente il fiato tanto quanto la vista del tramonto sul Lago D’Iseo che si può ammirare una volta arrivati in cima.
    Personalmente non posso che ringraziare gli Amici Del Pedale di Predore e il Team Tex per avere organizzato una manifestazione così particolare e ancora di più per la magnifica accoglienza e per l’atmosfera serena e conviviale respirata sia prima della corsa che durante la serata. Mi ha fatto piacere poter portare “L’uomo a pedali” a confrontarsi con una sfida così particolare e impegnativa.

    “L’uomo a pedali” al Km Verso Il Blu
  • “La prima ultima volta” secondo “Una Parola Tira L’Altra”

    Parlando di ultime volte o prime volte, è arrivata la prima recensione dal mondo delle pagine letterarie per “La prima ultima volta“. È firmata da UnaParolaTiraLAltra ed è qualcosa di davvero commovente.
    “Un libro struggente, pulsante, carico, stilisticamente perfetto. Non una parola fuori posto, non un’emozione sbalzata fuori luogo”, dice fra le altre cose.

    “La prima ultima volta” secondo “Una Parola Tira L’Altra”
  • “La prima ultima volta” a Crema

    Può sembrare curioso il fatto che un romanzo come “La prima ultima volta“, che è costruito come un inusuale dialogo teatrale, sarà proprio uno dei pochi miei lavori a non avere una coda di letture in pubblico. Ma è giusto così. È stata una scelta ponderata e naturale. Nonostante questo, però, ogni tanto i libri hanno comunque bisogno di essere portati in giro per il mondo a respirare un po’ d’aria e incontrare direttamente le persone, così sabato e domenica (17 e 18 giugno) sarà possibile trovare “La prima ultima volta” a Crema, al Festival Letterario Inchiostro, dove sarà ospite dello stand di Creazioni D’Inchiostro di Franca Turco. Nel corso di questi due giorni poi saremo lì anche io e Vanna: lei sarà presente allo stand sabato pomeriggio mentre io sarò lì domenica.

    “La prima ultima volta” a Crema
  • “L’uomo a pedali” alla Alé La Merckx 2023

    È affascinante pedalare all’interno di una manifestazione intitolata a un monumento del ciclismo come Eddy Merckx, specie su un percorso che parte da un luogo iconico come la piazza antistante l’Arena di Verona e si snoda fra vitigni e colline prima di concludersi su una salita che è stata il cuore pulsante di due campionati del mondo (fra cui quello del ’99, quando Frank Vandenbroucke, proprio su quella salita, tentò inutilmente di scombinare le carte del destino nonostante un polso fratturato in una caduta a metà corsa).
    Il fine settimana della Alé La Merckx è scivolato via piacevolissimo, sportivamente impegnativo al punto giusto, con molti chilometri di salita ma senza pendenze eccessivamente proibitive, baciato dal sole e dalla bellezza della città, e accompagnato da un’atmosfera estremamente rilassata anche grazie a una macchina organizzativa da fare invidia alle gare professionistiche. È stato bello inserire anche questa tappa all’interno dell’ormai lungo percorso de “L’uomo a pedali”. Ed è stato piacevole anche, dopo la pedalata, poter incrociare e salutare anche un personaggio simpatico come Sonny Colbrelli, eroe della memorabile Roubaix del 2021: una corsa che il protagonista del mio romanzo avrebbe sicuramente conservato fra i suoi ricordi.

    “L’uomo a pedali” alla Alé La Merckx 2023
  • “La prima ultima volta” secondo Paolo Pelizza

    Paolo Pelizza è un caro amico che collabora come me con Rock Targato Italia e con cui ho condiviso diverse cose: questo è giusto e doveroso dirlo. Però è anche una persona dotata di un’onestà intellettuale che non fa sconti a nessuno e che ama dire sempre ciò che pensa.
    Tutto questo per segnalare che, proprio sul sito di Rock Targato Italia, all’interno della rubrica “Le visioni di Paolo”, è uscita un’attenta e più che lusinghiera riflessione di Paolo Pelizza su “La prima ultima volta“.
    “Non so se la vita del Vecchio sia come recita il testo «una vita come tante». Supposto che esista una vita che sia come tante. Questo racconto a ritroso non è come tanti. E’ vivo e suggestivo. Così come sono vivi e tridimensionali i tre personaggi e quelli evocati nel racconto.” dice fra le altre cose l’articolo.

    “La prima ultima volta” secondo Paolo Pelizza

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