Categoria: diario

  • chiacchierando con i VxA

    Come ogni venerdì, ritorna la rubrica su IlGiornaleOff con le mie interviste ai protagonisti dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Questa volta ho fatto due chiacchiere con i VxA Rockband: gruppo piemontese con i piedi ben piantati per terra autore di un rock concreto e onesto.

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    chiacchierando con i VxA
  • Luca Barachetti e il suo fuoco

    Luca Barachetti lo conosco ormai da diversi anni e l’ho sempre considerato un interlocutore profondo e mai banale, oltre che un vero artista della parola. Recentemente ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Fuoco prendi tutto”: un lavoro affascinante, doloroso e pregno di materia che parte da alcuni frammenti di Eraclito per riflettere sull’essenza stessa dell’essere umano.
    Sul sito di Rock Targato Italia è possibile leggere un’intervista in cui mi sono fatto raccontare dallo stesso Luca qualcosa in più su questo suo nuovo lavoro.

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    Luca Barachetti e il suo fuoco
  • chiacchierando con i Rollig Carpets

    La prima cosa che ho pensato vedendo i Rolling Carpets è che, pur con tutte le differenze di sonorità, il loro cantante ha l’energia, le movenze e la follia del Morgan degli esordi. Qualche giorno fa ho fatto due chiacchiere proprio con il diretto interessato dopo l’esperienza del gruppo sul palco di Rock Targato Italia e ne è uscita una breve intervista disponibile su IlGiornaleOff.

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    chiacchierando con i Rollig Carpets
  • come se fosse tutto un cliché

    Il lancio di “Cliché” è stato complicato da qualche problema tecnico che ha bloccato i server per qualche ora proprio poco dopo la pubblicazione del racconto. Forse era destino che andasse così: parliamo di un racconto, per sua natura, arreso e indolente, per cui il varo non poteva certo essere accompagnato dai fuochi d’artificio.
    Il fatto è che sono stanco della retorica del “non mollare mai”. È umano anche arrendersi, a volte. È umano non sapere più che direzione prendere, in alcuni frangenti. È umano finire col lasciarsi vivere, in certi momenti. È umano sentirsi sconfitti, logori o confusi. E forse “non mollare” significa prima di tutto riuscire a galleggiare su quei momenti complicati, piuttosto che nutrirsi sempre di entusiasmi di plastica.
    “Cliché” parla esattamente di questo. Dopotutto di storie di eroi è già pieno il mondo: in questa serie di racconti mi sembra giusto continuare a dare voce a personaggi semplicemente umani.

    come se fosse tutto un cliché
  • scarica gratis “Cliché”

    Da oggi è possibile leggere e scaricare “Cliché“, il nuovo racconto della serie Storie Contromano. Si tratta di una storia disillusa e disarmata che si nutre del senso di disorientamento di un uomo in crisi profonda con se stesso che cerca di fare i conti con il tramonto dei propri sogni e la resa incondizionata alla consapevolezza della propria fragilità.

    scarica gratis “Cliché”
  • chiacchierando con i The Fool

    Continuano sulle pagine de IlGiornaleOff le mie chiacchierate con gli artisti protagonisti dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Questa volta ho intervistato i The Fool, band pop lombarda che, oltre a un live d’impatto che gli è valso il premio del pubblico, sembra avere una grande determinazione e le idee chiare sul percorso che intende seguire per andare all’assalto del mainstream.

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    chiacchierando con i The Fool
  • gli ascolti di novembre 2018

    C’è bisogno di rabbia, per scuotersi dal torpore di questo autunno umido. E ancora di più c’è bisogno di visceralità e di artisti capaci di raccontarsi in modo autentico scartavetrandosi l’anima, in questi anni in cui l’autobiografia sembra ridursi al racconto delle proprie cene con gli amici.
    Nella mia rubrica su Rock Targato Italia dedicata ai tre ascolti suggeriti per novembre ho provato a rispondere a quest’esigenza parlando dei nuovi lavori di Loredana Bertè, di Giorgio Canali e di Giorgieness.

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    gli ascolti di novembre 2018
  • la pioggia di novembre

    Questo novembre sbucato improvvisamente dal nulla sembra cattivo più del solito, con l’umidità che morde le ossa fino al midollo e il rumore del mondo circostante che disturba i pensieri.
    La prossima settimana pubblicherò il nuovo racconto della serie Storie Contromano, ovviamente sempre in download gratuito su queste pagine. Sarà una storia arresa e indolente come il cielo incolore di questo autunno. Credo che sarà anche uno di quei racconti che prima o poi odierò, ma questo è un destino comune, almeno a fasi alterne, a buona parte dei miei scritti.

    la pioggia di novembre
  • chiacchierando con gli Organico Ridotto

    Gli Organico Ridotto sono stati la band che, alle ultime finali di Rock Targato Italia, mi ha maggiormente impressionato. Hanno un impatto pieno di fascino e sono un bel condensato di rock, dub, reggae, canzone d’autore, musica araba e mille altre contaminazioni.
    Qualche giorno fa ho fatto una bella chiacchierata con Antonio Lucifero, voce e mente principale del gruppo, che si è confermato una persona carismatica e con molte cose da dire. Abbiamo parlato di tradizioni, di musica popolare, di dialetti, di De André e di moltissimo altro.
    Un piccolo assaggio della nostra chiacchierata è leggibile in un’intervista pubblicata su Il Giornale Off.

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    chiacchierando con gli Organico Ridotto
  • venticinque anni senza vento

    In questi giorni di celebrano i 25 anni dalla pubblicazione di “Viaggio senza vento” dei Timoria.
    Io nell’ottobre del 1993 facevo la terza media e i Timoria li avrei scoperti esattamete due anni dopo, quando era già uscito “2020 Speedball”, ma “Viaggio senza vento” è stato senza dubbio uno dei punti di svolta della mia adolescenza: quelle canzoni, in quegli anni, mi apparivano come un condensato incredibile di tutto ciò che avvertivo dentro di me e sono state davvero un appiglio prezioso nel turbinio dei miei pensieri adolescenziali.
    Personalmente sarò sempre in debito con quel disco e ancora oggi, quando sento partire il riff iniziale di “Senza vento”, avverto un pugno nello stomaco.
    …correte di più, sognando un futuro così: io vi guardo da qui, e penso che un tempo quel campo era mio…

    venticinque anni senza vento
  • chiacchierando con Lo Stato Delle Cose

    Nel mondo della cultura c’è spesso la fastidiosa tendenza a sentirsi dei geni incompresi e dare costantemente agli altri la colpa degli insuccessi: il pubblico distratto, la sfortuna, ecc…
    I milanesi Lo Stato Delle Cose si sono presentati alle selezioni di Rock Targato Italia con una manciata di belle canzoni e tante insicurezze. Nei mesi seguenti hanno saputo mettersi in discussione, hanno lavorato molto per migliorarsi e, anche grazie a questo, sono arrivati alle finali del concorso cresciuti e con molta più consapevolezza dei propri mezzi.
    Credo siano un ottimo esempio di quanto il lavoro costante e quotidiano sia qualcosa di fondamentale per un progetto artistico. Ne ho parlato direttamente con loro in una telefonata da cui è stata estratta un’intervista pubblicata oggi su IlGiorneleOff.

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    chiacchierando con Lo Stato Delle Cose
  • il vuoto pneumatico dei social

    Nell’ultimo periodo ho iniziato a usare con un po’ più di costanza Instagram e devo dire che sono parecchio perplesso. Davvero vogliamo riempire il web di miliardi di “stories” inutili per raccontare quando andiamo in bagno, mostrare come ci laviamo i denti o chiedere quali assorbenti acquistare? Davvero ci appaga sentirci tutti protagonisti di un banalissimo reality show?
    Lo so che in fondo è solo un gioco e non si tratta di credere che il mio pensiero possa valere più di quello di qualcun altro, però mi sembra evidente che questa marea di contenuti vuoti (perché anche gli altri social non sono molto migliori) annulla qualunque vero intento comunicativo e fa sì che ogni pensiero degno di nota si perda in quel magma infinito di nulla.
    Personalmente inizio a sognare un social network che consenta a ogni utente solo un numero limitato di pubblicazioni al mese: sarebbe forse l’unico modo per costringerci a fermarci a pensare, prima di postare qualcosa, se è davvero quello che vogliamo comunicare al mondo.

    il vuoto pneumatico dei social
  • il rock è vivo anche se non lo sa

    Sono sempre più convinto che il vero problema della musica (e dell’arte in generale) oggi non sia la mancanza di veri talenti quanto piuttosto la penuria di ambienti positivi in cui gli artisti possano crescere in modo sano, affiancati magari da persone esperte che possano aiutarli a focalizzare il percorso da seguire, resistendo alle tentazioni di strizzare l’occhio alle logiche da “tutto subito” dei social network o dei grandi editori.
    Il lavoro fatto per assemblare la playlist “I colori dell’autunno” è stato, per quanto mi riguarda, soprattutto uno stimolo a riflettere su questo punto, oltre che la conferma del fatto che i talenti continuano a esserci. Su IlGiornaleOff è uscito un articolo in cui racconto brevemente la playlist e soprattutto lo spirito con cui è nata.
     

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    il rock è vivo anche se non lo sa
  • due chiacchiere con i Nylon

    Nylon sono stati una delle più belle rivelazioni dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Hanno una verve teatrale che conquista e sanno scrivere belle canzoni, riscaldate dal suono del violoncello e popolate da anime smarrite, bariste mitologiche e nottate dal gusto sinceramente bohémien.
    Qualche giorno fa ho fatto una lunga chiacchierata con Filippo, il cantante del gruppo. Sulle pagine de IlGiornaleOff è possibile leggere alcune delle cose che ci siamo detti.

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    due chiacchiere con i Nylon
  • i colori dell’autunno

    Qualche mese fa, insieme ai ragazzi di Rock Targato Italia, avevamo creato una playlist per un’estate lontana dai tormentoni radiofonici. Visto che l’iniziativa ci ha divertito, ora ci riproviamo con “I colori dell’autunno“: quindici canzoni recenti per accompagnare i primi freddi, la discesa della nebbia e la caduta delle foglie.
    Anche in questo caso abbiamo volutamente trascurato i mostri sacri e gli artisti più in vista per provare a scavare il più a fondo possibile e portare a galla quanto di buono si muove nel sottosuolo della musica italiana.
    La playlist è ascoltabile su Spotify e contiene belle canzoni di: Les Fleurs Des MaladivesAndrea RobbianiFrancesco PelosiSfigherIntecityAndrea CassettaPriscilla BeiCasablancaNujuPaolo SaporitiIsmaelRemidaHotel MonroeBarberini Scudetto.
    Il tutto è curato da me, Francesco Caprini e lo staff di Divinazione Milano che si occuperà anche di promuovere il progetto.
    Dategli un ascolto! Ci sono tante cose belle da scoprire.

  • il punto della situazione

    In quest’ultimo periodo mi rendo conto che, anche su queste pagine, sto parlando soprattutto di musica. Non è una scelta precisa e non c’entra il fatto che quella è sempre stata la mia coperta di Linus: è solo una casualità dettata dalle collaborazioni positive in quell’ambito che in questi mesi mi stanno assorbendo parecchio.
    Il progetto Storie Contromano procede serenamente e andrà avanti ancora finché ce ne sarà la necessità: è un’esperienza che sto vivendo come uno spazio personale e artistico di grande libertà. Mi piace questa sensazione di avanzare a piccoli passi, senza attese, navigando a vista.
    A parte questo, avrei da sviscerare una serie di considerazioni sul mondo che ci circonda ma preferisco farlo nel modo e nel momento opportuno. Di banalità compliacente acchiappaclick ce n’è già fin troppa sulle pagine social degli intellettuali alla moda o fra i titoloni dei grandi giornali.
    Dunque, per ora, osservo, respiro e rifletto.

    il punto della situazione
  • gli ascolti di ottobre 2018

    Ottobre galleggia sempre su uno strano senso d’attesa, sospeso fra l’estate ormai dimenticata e il freddo che inizia appena a bussare alla porta. Anche in questo mese torno a consigliare tre bei dischi recenti sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta parlo di Riccardo SinigalliaIsmael Scudetto.

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    gli ascolti di ottobre 2018
  • dopo Rock Targato Italia 2018

    Ritorno alla quotidianità dopo le serate piene di suoni, di parole, di incontri e di sorrisi delle finali nazionali di Rock Targato Italia. Dare dei voti al lavoro altrui non smetterà mai di mettermi un pochino in imbarazzo ma anche questa volta è stato molto bello esserci e, per tre serate, lasciarmi travolgere da un turbinio di musica da ascoltare, valutazioni da fare, battute da scambiare e molto altro. Sono stati tre giorni umanamente preziosi e musicalmente interessantissimi, con alcuni artisti davvero meritevoli di cui sicuramente ci sarà modo di parlare in futuro.
    Su IlGiornaleOff è possibile leggere anche un mio articolo con un piccolo pensiero sulle tre serate e due parole sui vincitori.

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    dopo Rock Targato Italia 2018
  • Rock Targato Italia – finali 2018

    Lunedì, martedì e mercoledì (24, 25 e 26 settembre) sarò al Legend Club di Milano dove avrò anche quest’anno il grande onore di sedere al tavolo della giuria delle finali nazionali di Rock Targato Italia (edizione numero 30, tra l’altro, e credo basti già questo a dire molto sull’importanza di una manifestazione che rappresenta un autentico monumento per la musica emergente italiana).
    Facendo un grande “in bocca al lupo” a tutti gli artisti in gara, condivido questo video in cui Francesco Caprini, mio grande amico e patron della manifestazione, intervistato da Alex Pierro su Jam TV, racconta brevemente la storia, il presente e il futuro del concorso.

  • i finalisti di Rock Targato Italia

    Mentre mancano una decina di giorni alle finali nazionali di Rock Targato Italia, su IlGiornaleOff è uscito un mio articolo in cui spiego nel dettaglio cosa succederà sul palco del Legend Club di Milano in quei tre giorni e racconto brevemente tutti i gruppi che si esibiranno.

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    i finalisti di Rock Targato Italia

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