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tornando da Isernia
Mentre, scavalcando l’Appennino in compagnia del fido Vincenzo Di Pietro, guardavo gli ultimissimi cumuli di neve tentare di resistere eroicamente a bordo strada nonostante una temperatura prossima ai venti gradi centigradi, pensavo che è bello, ogni tanto, avere un segno che permetta di illudersi che il mio Francesco non fosse poi così pazzo quando sperava di vedere ancora la neve nonostante il rapido avvicinarsi dell’estate.
Isernia ci ha accolto in modo splendidamente caloroso, con un’organizzazione davvero appassionata, un piccolo teatro pieno di gente attenta, dei moderatori estremamente lucidi e competenti, e la buona compagnia sul palco di due autrici dallo stile diverso fra loro come Enrica Orlando e Antonia De Francesco. Fa davvero piacere trovare, in angoli di questo Paese lontani dai grandi centri, delle realtà agguerrite e accoglienti capaci di ascoltare delle storie in modo così attento e ripagare con grande affetto le fatiche del viaggio.
Per tutto il resto è stato un bel weekend, fra volti amici, ottimo vino, baristi estremamente disponibili, asparagi e luoghi poetici. Credo che anche Alice avrebbe apprezzato molto questa trasferta. -
amori incontro
Quando arriva la primavera mi tornano sempre in mente una canzone dolce di Niccolò Agliardi e il mio Francesco che, come un pazzo che si crede l’ultimo degli eroi di Alamo, s’illude di poter lottare con l’universo per far sì che il suo inverno più memorabile possa non finire.
Il video di “Come George Gray” è stato accolto molto bene da tutti quanti e questo non può che farmi estremamente piacere. Questo video sarà l’ultimo segno tangibile del lungo percorso iniziato con “Alice” ma, proprio come il mio Francesco in quel famoso inverno, voglio provare a spostare ancora qualche metro più in là la fine di questa splendida avventura e concedermi il lusso di raccontare ancora qualche volta questa storia. Così sabato (25 marzo) sarò a Isernia, sul palco del teatro Proscenio, per dare ancora una volta voce ad Alice e Francesco all’interno dell’evento “Amori incontro” organizzato dalla Libreria Razzante con il patrocinio del comune. Oltre a me ci saranno anche altri tre autori (Enrica Orlando, Antonia De Francesco e il mio caro amico Vincenzo Di Pietro), ognuno con la propria storia da raccontare, e a fare da collante fra tutte queste parole avremo una mostra fotografica a cura di Marcella Cicchino, la musica della Queens Acadamey e una performance teatrale di Mauro Veneziale e della compagnia Cast.
Si inizia alle 16.30 e sarà un bellissimo intreccio di storie e linguaggi. -
Come George Gray
E’ disponibile da oggi il video di “Come George Gray”, l’ultimo brano estratto dal progetto musicale “Ogni sorso un ricordo”. La regia è a cura di Andrea Bi di ACD SD Produzioni.
Abbiatene cura. -
una barca che anela il mare
George Gray è uno dei protagonisti della “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters. Si tratta del personaggio sulla cui lapide viene scolpita una nave con le vele ammainate: “una barca che anela il mare eppure lo teme”. E’ un soggetto che mi ha sempre affascinato per mille motivi e spesso mi è sembrato di vedere una qualche affinità fra lui e i protagonisti del mio “Alice”.
Tutto questo per dire che martedì (14 marzo) uscirà il video di “Come George Gray”, l’ultimo brano estratto dal progetto musicale che ho realizzato grazie alla collaborazione con Miky Marrocco. La regia e le riprese sono opera di Andrea Bi di ACD SD Produzioni, che è riuscito a creare qualcosa di molto bello che enfatizza al massimo le sensazioni del brano e al tempo stesso lascia una traccia significativa di quello che è stato il mio percorso negli ultimi anni. Di spargere la voce se ne occuperà ancora una volta l’ufficio stampa Divinazione.
Le parole sono ovviamente sempre figlie di “Alice” (Edizioni del Faro), che proprio domani compie due anni e che è sempre disponibile, oltre che nel formato cartaceo tradizionale, anche in download assolutamente gratuito in ebook su Amazon e tutti i più importanti negozi on line.p.s.: mi fanno notare che il libro Edgar Lee Masters è stato pubblicato 101 anni fa. Giustamente, per non smentirmi, sono riuscito ad arrivare con un anno di ritardo sulle celebrazioni per il centenario.
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aspetta primavera
In questi giorni sto facendo molta fatica a confrontarmi con la mediocrità del rumore proveniente dai tromboni del web e dal pantano dell’informazione. Ho provato a esprimere qualche pensiero compiuto su alcuni temi ma alla fine mi sono arreso alla consapevolezza che la banalità dei polveroni da social network non fa per me. Spero di riuscire prima o poi a trovare un modo mio per sviscerare i pensieri di questi giorni, magari trasformandoli in qualcosa di bello e duraturo.
Nel frattempo il video di “Come George Gray” è quasi pronto e credo sarà una bella sorpresa: ancora un po’ di pazienza per gli ultimi ritocchi e potrò finalmente diffonderlo.
Con l’arrivo della primavera ci sarà anche qualche occasione per tornare a incontrarsi di persona: la prima sarà il 25 marzo a Isernia con un evento organizzato dalla Libreria Razzante e patrocinato dal comune che, nella cornice del teatro Proscenio, mi vedrà tornare a raccontare “Alice” e condividere il palco con l’amico Vincenzo Di Pietro, un paio di altre autrici da scoprire e altre belle cose. -
la mia vita precedente
“Mi convincerai che l’amore è sempre come dici tu, o mi scorderò che le parole sussurrate non contano?” (G.Dottori)
Mi fanno notare che esattamente dieci anni fa usciva “Lucida”, l’album d’esordio di Giuliano Dottori nella cui pubblicazione, in quella che era a tutti gli effetti un’altra vita, mi ritrovai ad avere diverse responsabilità.
Di quel periodo, a dire il vero, ricordo soprattutto molta confusione e la sensazione che un capitolo del mio percorso si stesse stancamente chiudendo. Nonostante questo sono sempre convinto che “Lucida” continui ancora oggi a essere un gran bel disco e sono orgoglioso di essere stato il primo in assoluto a crederci. Credo ci sia una grande purezza, fra quelle canzoni. -
riportando tutto a casa
La scorsa settimana, sotto la preziosa regia di Andrea di ACD SD Produzioni, abbiamo completato le riprese del videoclip di “Come George Gray”, l’ultimo singolo che estrarremo da “Ogni sorso un ricordo”.
Mi sembrava giusto che l’ultimo vero passo promozionale del disco fosse il video di un brano che nasce da parole che, prima ancora di diventare parte di “Alice”, hanno avuto diverse vite e hanno segnato il filo conduttore di una bella fetta del mio percorso. Non a caso abbiamo scelto di girare a casa mia le scene che mi vedono protagonista: mi piace pensare a questo video come un momento in cui, dopo avere percorso tanta strada, si torna per un attimo a casa e ci si ferma a guardare i ricordi raccolti lungo il cammino.
Andrea in questi giorni sta lavorando sul montaggio per cui ci vorrà ancora un pochino di pazienza prima che il video sia pronto, ma ammetto di essere molto curioso di quello che sarà il risultato finale. -
inizio 2017
L’iniziativa di Edizioni del Faro di rilanciare l’ebook di “Alice” in forma gratuita mi ha regalato un periodo natalizio arricchito da qualche piacevole incursione nelle parti alte delle classifiche di Amazon, il che, anche per chi come me non si interessa mai ai numeri, non può che far piacere nel momento in cui significa che un buon numero di persone sta avendo modo di immergersi nella mia storia e di conoscerne i protagonisti.
In questi giorni, sempre grazie al lavoro dell’ufficio stampa Divinazione, sarà possibile ancora ascoltarmi parlare di “Alice” e di “Ogni sorso un ricordo” in qualche breve intervista telefonica: fra le altre cose, domani (9 gennaio) alle 16.40 sarò in diretta su Primaradio e il 18 gennaio alle 21.40 su Kritall Radio.
Così, archiviate le feste con il relativo doveroso periodo di stacco da tutto, iniziamo a scoprire dove vorrà portarci questo 2017 iniziato con un freddo pungente che sembra volerti arrivare fin dentro le ossa. -
fine 2016
Non sono mai stato bravo a fare i bilanci, ma so che di questo 2016 mi porterò dietro una manciata di bei ricordi e la soddisfazione di avere aggiunto al mio percorso alcuni tasselli preziosi di cui non posso che essere orgoglioso. Credo che, per quanto mi riguarda, quello che sta per concludersi sia stato un buon anno, col solo difetto di essere scivolato via troppo in fretta.
Dal 2017, a parte una cosetta già in cantiere per le prossime settimane, non ho proprio idea di cosa aspettarmi ma, tutto sommato, dopo due anni pieni di progetti importanti, è anche piacevole ripartire senza attese e senza programmi a lungo termine e lasciarsi un po’ trasportare dalla corrente.
Che sia per tutti un anno sereno! O, come cantava il saggio Lindo, “buon anno, ragazzi e ragazze. Buon anno”. -
l’ebook di “Alice” gratis ovunque
Da oggi la versione ebook del mio “Alice” è disponibile assolutamente gratis in tutti i formati in tutti i negozi digitali.
Mi sembra un bel modo, promosso da Edizioni del Faro e supportato dall’ufficio stampa Divinazione, per liberare la tanta vita imprigionata fra le pagine del libro e permettere a chiunque di scoprirla e respirarla.
Dunque, cercatelo nel vostro digital store preferito, scaricatelo, leggetelo e condividetelo. E, se potete, cercate di volere un pochino bene ai miei due piccoli stupidi. -
compilation “Rock Targato Italia 23”
E’ uscita la compilation “Rock Targato Italia 23“.
Potete trovarla su tutte le piattaforme di streaming e tutti i negozi di musica digitale prodotta dall’etichetta Terzo Millennio\Divinazione..
Contiene 19 brani fra cui la mia “Speriamo che nevichi“.
Orgogliosissimo di farne parte! -
(non) è una pura coincidenza
Quando avevo una quindicina d’anni, nel pieno degli anni ’90, Rock Targato Italia era circondata ai miei occhi da una sorta di aura mitologica: molti degli artisti che amavo erano passati da lì, come partecipanti al concorso o come ospiti, oppure partecipavano regolarmente alle compilation celebrative delle diverse edizioni della manifestazione. Quelle compilation erano per me un punto fisso e ce ne sono un paio -fra cui ricordo soprattutto quella del 1997 con ospiti i C.S.I., gli Afterhours, i Timoria, i Negrita e tantissimi altri- che credo di avere praticamente consumato.
Domani (16 dicembre) uscirà su tutte le piattaforme di musica digitale la nuova compilation e questa volta, fra gli artisti ospiti, ci sarò anche io con uno dei brani simbolo del mio percorso e del progetto musicale a cui ho potuto dare vita grazie alla collaborazione di Miky Marrocco: “Speriamo che nevichi”. Credo sia facile immaginare, pur con tutta la consapevolezza di quante cose siano cambiate in tutti questi anni, quanto questo fatto possa significare per me.
Martedì, al Legend Club di Milano, è stato bello celebrare questo lieto evento tornando sul palco a perdermi fra le mie storie. Per l’occasione mi sono concesso anche di chiudere lo spettacolo provando a reinterpretare a mio modo le parole di un brano degli Estra, una band che credo mi abbia segnato parecchio e che proprio sul palco di Rock Targato Italia, più di vent’anni fa, muoveva i suoi primi passi. Mi sembrava un bel modo per chiudere un altro cerchio all’interno di un evento che di cerchi sembra chiuderne già diversi. -
si vedrà domani
Continuo a pensare che, come sostiene anche il mio amico Vincenzo Di Pietro, Roma sia una città in cui le cose accadono a una velocità cento volte superiore rispetto al resto d’Italia. Anche quest’anno le due giornate romane per Più Libri Più Liberi sono stati un bel turbinio di eventi, incontri inaspettati, piacevoli chiacchierate e chilometri percorsi a piedi per rimbalzare da un punto all’altro fra luoghi che ormai mi appaiono familiari e altri che è sempre interessante scoprire.
Venerdì, a cavallo fra l’uscita della fiera e l’inizio della serata, ho avuto anche il piacere di imbattermi in uno splendido concerto di Filippo Gatti. Era una vita che non lo vedevo dal vivo ed è stato bello lasciarsi rapire da tanta delicatezza e rinciampare in una manciata di canzoni che non ascoltavo da tanto e che mi hanno riportato alla mente diversi ricordi.
E’ vero: il caos di Roma, un paio di giorni all’anno, soprattutto a dicembre, resta una necessità. -
tradizioni
Non credo sia un segreto che mi è sempre piaciuto mettere nelle cose che faccio una qualche componente “riutale”: gesti che si ripetono a ogni mio spettacolo, oppure piccolissimi dettagli che magari possono avere un significato solo per me ma che credo sia bello portare avanti. Dopotutto una persona saggia disse che “servono i riti”.
Da quando è iniziato il mio percorso da scrittore, anche il passaggio a Roma per “Più libri più liberi” è diventato una vera e propria tradizione, così Venerdì 9 dicembre, dalle 16.00 alle 18.00, sarò ancora una volta lì, ospite degli amici di Edizioni del Faro (stand B20 – Gruppo Editoriale Tangram), per un incontro informale con i lettori. Chi vuole può venire a trovarmi e a fare due chiacchiere.
Questa prima metà di dicembre porterà poi con sé anche altri due lieti eventi: il 12 uscirà in tutti i negozi di musica digitale la nuova compilation di Rock Targato Italia che includerà, insieme a una manciata di altri brani di ogni genere con alcuni artisti davvero interessanti, anche la mia “Speriamo che nevichi”, e martedì 13 dicembre, come preannunciato, avrò il piacere di festeggiare questa partecipazione di cui sono davvero molto orgoglioso con un’esibizione sul palco del Legend Club di Milano all’interno della serata organizzata dalla stessa Rock Targato Italia.
Aspettando che arrivi davvero la neve, credo sia un bel modo per avviarsi verso la conclusione di un anno importante e positivo. -
non facciamoci fregare
In genere su certi temi non amo ripetermi. Oltretutto ho sempre pensato che la politica vada fatta, più che nella cabina elettorale, nella vita di tutti i giorni e nelle storie che si raccontano (incluse quelle che apparentemente di “politico” non hanno nulla), e ammetto anche di avere uno scarso senso delle istituzioni e di non essere di certo uno che si mette a disquisire della sacralità della “Costituzione più bella del mondo” o cose simili.
Questa volta però è diverso. Questa volta non si sta discutendo solo di modificare la Costituzione con una riforma pasticciata scritta non certo nell’interesse di noi cittadini. Questa volta abbiamo fra le mani l’occasione per urlare a gran voce che la deriva che ha imboccato il mondo, con i signorotti della finanza a dettare ai governi le leggi (e le costituzioni, come in questo caso) e noi cittadini ridotti a pedine sacrificabili, non ci piace. Questa volta ci giochiamo un’occasione importante per tornare a far sentire la nostra voce e reclamare il diritto di essere noi a decidere il nostro futuro. Questa volta abbiamo l’occasione di ricordare a chi continua a parlare di “governabilità” che “governare” è cosa diversa dal comandare tentando di azzerare le voci contrarie e che le minoranze e le voci fuori dal coro, per il nostro Paese, sono sempre state una risorsa e non un problema. Questa volta abbiamo l’occasione per dire che non vogliamo leggi fatte “più in fretta” seguendo i dettami di qualche élite ma leggi giuste fatte nel solo interesse di noi cittadini.
Non facciamoci fregare dalla propaganda, dal fatalismo o dalla disillusione: non è vero che “se voti no non cambia nulla”. Anzi, è l’esatto contrario: votare sì significa accettare che le cose continuino con ancora più forza lungo la triste e pericolosa direzione imboccata negli ultimi anni, mentre votare NO significa provare almeno a dare un segnale forte del nostro desiderio di invertire la rotta e riaffermare la nostra dignità di uomini e di cittadini liberi. -
antologia “Amici di Marzia Carocci”
Quando Marzia Carocci, l’estate scorsa, mi ha invitato a partecipare alla sua nuova antologia mi sono reso conto che non avevo nel cassetto nulla di nuovo che mi sembrasse pronto a vedere la luce però, sia per gli intenti benefici del progetto sia soprattutto per il fatto che Marzia è un vulcano di entusiasmo e ha sempre una parola buona per tutti, mi sarebbe dispiaciuto rifiutare il suo invito così, mentre frugavo fra i miei appunti, mi sono tornate in mente le poesiole che avevo inserito in coda a “Tutto passa invano”, il mio primissimo libro ormai non più disponibile, e ho pensato che questa poteva essere l’occasione per dare una nuova vita a un paio di quegli esperimenti.
Così ho scelto prima di tutto a “La stessa poesia” perché, per un eccesso di pudore di cui mi sono sempre pentito, nella versione pubblicata nove anni fa ne avevo modificato un verso e mi sembrava dunque giusto ripresentarla così come doveva essere fin dall’inizio, e ho deciso di affiancarle “Lego” perché all’epoca la reputavo poco più di un riempitivo mentre rileggendola ora trovo abbia un ermetismo affascinante da riscoprire.
L’antologia, oltre alle mie due poesie, raccoglie il lavoro di un sacco di altri artisti di ogni genere ed è pubblicata da Tracce Per La Meta, che devolverà l’intero incasso all’onlus “La nostra comunità”.Ovviamente non posso non spendere anche due parole sulla giornata di domenica a Firenze, sempre organizzata da Marzia Carocci: come preannunciato, è stata una vera e propria maratona artistica, con quasi sei ore di esibizioni in rapidissima successione, ma è stata soprattutto una festa in cui incontrare vecchi e nuovi amici, scoprire cose nuove e respirare un clima di grande entusiasmo e voglia di condivisione. Faticosa senza dubbio, ma ne è valsa la pena, anche per non smettere di mischiare le carte e tornare a far respirare ad “Alice” l’aria di Firenze, che sembra essere una città che le vuole sempre bene.
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domenica a Firenze
Domenica (27 novembre), al Circolo Vie Nuove di Firenze, l’incontro organizzato da Marzia Carocci sarà una vera e propria maratona artistica. Si inizierà alle 15.00 e, fino all’ora di cena, si susseguiranno senza sosta quasi un centinaio di interventi di ogni tipo, fra momenti musicali, brevi monologhi, presentazione di quadri e letture di poesie. Io porterò un pezzetto di “Alice”.
Per l’occasione verrà presentata anche un’antologia, che conterrà fra le altre cose anche due mie poesiole (“Lego” e “La stessa poesia”), il cui ricavato andrà alla Onlus “La Nostra Comunità” che da anni si occupa di assistenza a persone disabili. -
compilation Rock Targato Italia 2016
Sono giorni in cui le novità si susseguono.
I ragazzi di Rock Targato Italia hanno annunciato ufficialmente che la mia “Speriamo che nevichi” farà parte della nuova edizione della loro storica compilation, in uscita su tutte le piattaforme di musica digitale entro metà dicembre. Inutile dire che è una cosa di cui sono davvero molto felice.
Anche per festeggiare questa bella pubblicazione, il 13 dicembre sarò sul palco del Legend Club di Milano, ospite della serata organizzata dalla stessa Rock Targato Italia. -
la Popolarissima di Rockit
C’è anche “Ogni sorso un ricordo” fra gli album che si possono votare come proprio disco dell’anno nel sondaggio “La Popolarissima 2016” di Rockit.
I sondaggi sono ovviamente sempre solo un gioco, ma magari può diventare l’occasione, per chi non l’ha ancora fatto, per dare un ascolto al lavoro mio e di Miky Marrocco. Lo trovate in ascolto anche direttamente su Rockit, oltre che su tutte le piattaforme di streaming e in download su questo sito.