Categoria: diario

  • tornando, contando e ripartendo

    Sono quasi 1400 le persone che, da Natale a oggi, hanno scaricato gratis l’ebook di “Alice”. Ovviamente è ancora possibile farlo, sia su Amazon che su tutti gli altri negozi del web, così come è possibile sempre ordinare la copia fisica tradizionale direttamente sul sito di Edizioni del Faro, però, per quanto sia da sempre abituato a non curarmi troppo dei numeri, non posso nascondere di essere contento che così tante persone in questi mesi si siano confrontate con la storia di Alice e Francesco.
    Sulla fiera di Milano purtroppo non posso dire molto, visto che per motivi logistici sono riuscito ad arrivare all’appuntamento allo stand dell’editore solo all’ultimo momento e, di conseguenza, non ho vissuto quasi per nulla il contorno. In ogni caso l’incontro è stato, come sempre, una buona occasione per fare il punto della situazione sul percorso fatto fin qui e per scambiare due chiacchiere interessanti con qualche lettore di passaggio.
    Ora sono pronto per gettarmi a perdifiato in quest’ultimo giro di valzer: i prossimi due appuntamenti saranno forse quelli più densi, con le due esibizioni come ospite all’interno delle serate di Rock Targato Italia a Padova (domenica 30 aprile al Greenwich Pub) e a Milano (giovedì 4 maggio al Legend Club). Ho davvero molta voglia di godermi il più possibile quest’ultimo giro.

    tornando, contando e ripartendo
  • Tempo Di Libri

    L’incontro con i lettori alla fiera Tempo di Libri di Milano è fissato per sabato (22 aprile), dalle 18.00 alle 19.30, ovviamente presso lo stand di Edizioni del Faro (stand D18 – padiglione 2). Se siete lì, passate a salutarmi e a fare due chiacchiere.

    Tempo Di Libri
  • ultimo giro di valzer con Alice

    Lo dicevo già qualche settimana fa: per quanto prenderne atto mi provochi un filo di nostalgia, a più di due anni dall’uscita del romanzo, dopo avere portato molte volte questa storia in giro per l’Italia e averne fatto anche un disco e tante altre cose, è ovvio che il percorso di “Alice” stia giungendo alla sua naturale conclusione. Prima di chiudere questo splendido capitolo mi sembra però giusto fare un ultimo bel giro di valzer per salutare e ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a tutte le cose belle accadute durante questo lungo periodo.
    Quest’ultimo giro di valzer si aprirà il 22 aprile, quando sarò ospite dello stand di Edizioni del Faro alla nuova fiera “Tempo di Libri” di Milano per il consueto incontro con i lettori, ma avrà il suo cuore pulsante in due esibizioni in occasione delle serate di Rock Targato Italia il 30 aprile al Greenwich Pub di Curtarolo (PD) e il 4 maggio al Legend Club di Milano. Infine, dopo una breve performance a Firenze il 6 maggio nell’ambito dell’incontro artistico “Amici di Marzia Carocci” e un probabile ultimo saluto ai lettori presso lo stand di Edizioni del Faro al Salone del Libro di Torino nel weekend del 20 maggio, il percorso di “Alice” si chiuderà sabato 27 maggio Modena, all’Emily Bookshop, con una piccola apparizione all’interno della presentazione di “Dal Margine” di Vincenzo Di Pietro di cui sarò anche moderatore.
    Vediamo se in quest’ultimo giro di valzer riesco nella magia di fermare il tempo e far nevicare fuori stagione.

    ultimo giro di valzer con Alice
  • Antonia De Francesco riflette su “Alice”

    Vien da chiedersi se il Bonfanti non abbia voluto spingersi oltre un semplice romanzo, nel tentativo di analizzare due universi a confronto con l’amore: quello femminile, che risulta vulcanico e tormentato quanto risoluto, e quello maschile, che risulta pacato e intimista quanto speranzoso.” (Antonia De Francesco)

    Sulle pagine del webmagazine Artspecialday.com è possibile leggere un’attenta e interessante riflessione su “Alice” a cura di Antonia De Francesco.

    clicca qui per leggere la recensione

    Antonia De Francesco riflette su “Alice”
  • “Come George Gray” su RadioCoop

    Il video di “Come George Gray” è stato segnalato sul webmagazine RadioCoop.
    Da oggi è dunque possibile vederlo anche su www.radiocoop.it.

    “Come George Gray” su RadioCoop
  • tornando da Isernia

    Mentre, scavalcando l’Appennino in compagnia del fido Vincenzo Di Pietro, guardavo gli ultimissimi cumuli di neve tentare di resistere eroicamente a bordo strada nonostante una temperatura prossima ai venti gradi centigradi, pensavo che è bello, ogni tanto, avere un segno che permetta di illudersi che il mio Francesco non fosse poi così pazzo quando sperava di vedere ancora la neve nonostante il rapido avvicinarsi dell’estate.
    Isernia ci ha accolto in modo splendidamente caloroso, con un’organizzazione davvero appassionata, un piccolo teatro pieno di gente attenta, dei moderatori estremamente lucidi e competenti, e la buona compagnia sul palco di due autrici dallo stile diverso fra loro come Enrica Orlando e Antonia De Francesco. Fa davvero piacere trovare, in angoli di questo Paese lontani dai grandi centri, delle realtà agguerrite e accoglienti capaci di ascoltare delle storie in modo così attento e ripagare con grande affetto le fatiche del viaggio.
    Per tutto il resto è stato un bel weekend, fra volti amici, ottimo vino, baristi estremamente disponibili, asparagi e luoghi poetici. Credo che anche Alice avrebbe apprezzato molto questa trasferta.

    tornando da Isernia
  • amori incontro

    Quando arriva la primavera mi tornano sempre in mente una canzone dolce di Niccolò Agliardi e il mio Francesco che, come un pazzo che si crede l’ultimo degli eroi di Alamo, s’illude di poter lottare con l’universo per far sì che il suo inverno più memorabile possa non finire.
    Il video di “Come George Gray” è stato accolto molto bene da tutti quanti e questo non può che farmi estremamente piacere. Questo video sarà l’ultimo segno tangibile del lungo percorso iniziato con “Alice” ma, proprio come il mio Francesco in quel famoso inverno, voglio provare a spostare ancora qualche metro più in là la fine di questa splendida avventura e concedermi il lusso di raccontare ancora qualche volta questa storia. Così sabato (25 marzo) sarò a Isernia, sul palco del teatro Proscenio, per dare ancora una volta voce ad Alice e Francesco all’interno dell’evento “Amori incontro” organizzato dalla Libreria Razzante con il patrocinio del comune. Oltre a me ci saranno anche altri tre autori (Enrica Orlando, Antonia De Francesco e il mio caro amico Vincenzo Di Pietro), ognuno con la propria storia da raccontare, e a fare da collante fra tutte queste parole avremo una mostra fotografica a cura di Marcella Cicchino, la musica della Queens Acadamey e una performance teatrale di Mauro Veneziale e della compagnia Cast.
    Si inizia alle 16.30 e sarà un bellissimo intreccio di storie e linguaggi.

    amori incontro
  • Come George Gray

    E’ disponibile da oggi il video di “Come George Gray”, l’ultimo brano estratto dal progetto musicale “Ogni sorso un ricordo”. La regia è a cura di Andrea Bi di ACD SD Produzioni.
    Abbiatene cura.

  • una barca che anela il mare

    George Gray è uno dei protagonisti della “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters. Si tratta del personaggio sulla cui lapide viene scolpita una nave con le vele ammainate: “una barca che anela il mare eppure lo teme”. E’ un soggetto che mi ha sempre affascinato per mille motivi e spesso mi è sembrato di vedere una qualche affinità fra lui e i protagonisti del mio “Alice”.
    Tutto questo per dire che martedì (14 marzo) uscirà il video di “Come George Gray”, l’ultimo brano estratto dal progetto musicale che ho realizzato grazie alla collaborazione con Miky Marrocco. La regia e le riprese sono opera di Andrea Bi di ACD SD Produzioni, che è riuscito a creare qualcosa di molto bello che enfatizza al massimo le sensazioni del brano e al tempo stesso lascia una traccia significativa di quello che è stato il mio percorso negli ultimi anni. Di spargere la voce se ne occuperà ancora una volta l’ufficio stampa Divinazione.
    Le parole sono ovviamente sempre figlie di “Alice” (Edizioni del Faro), che proprio domani compie due anni e che è sempre disponibile, oltre che nel formato cartaceo tradizionale, anche in download assolutamente gratuito in ebook su Amazon e tutti i più importanti negozi on line.

    p.s.: mi fanno notare che il libro Edgar Lee Masters è stato pubblicato 101 anni fa. Giustamente, per non smentirmi, sono riuscito ad arrivare con un anno di ritardo sulle celebrazioni per il centenario.

    una barca che anela il mare
  • George Gray

    “Molte volte ho studiato
    la lapide che mi hanno scolpito:
    una barca con vele ammainate, in un porto.
    In realtà non è questa la mia destinazione
    ma la mia vita.
    Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
    il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
    l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
    Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
    E adesso so che bisogna alzare le vele
    e prendere i venti del destino,
    dovunque spingano la barca.
    Dare un senso alla vita può condurre a follia
    ma una vita senza senso è la tortura
    dell’inquietudine e del vano desiderio –
    una barca che anela al mare eppure lo teme.”

    (“George Gray”, Edgar Lee Masters)

    George Gray
  • aspetta primavera

    In questi giorni sto facendo molta fatica a confrontarmi con la mediocrità del rumore proveniente dai tromboni del web e dal pantano dell’informazione. Ho provato a esprimere qualche pensiero compiuto su alcuni temi ma alla fine mi sono arreso alla consapevolezza che la banalità dei polveroni da social network non fa per me. Spero di riuscire prima o poi a trovare un modo mio per sviscerare i pensieri di questi giorni, magari trasformandoli in qualcosa di bello e duraturo.
    Nel frattempo il video di “Come George Gray” è quasi pronto e credo sarà una bella sorpresa: ancora un po’ di pazienza per gli ultimi ritocchi e potrò finalmente diffonderlo.
    Con l’arrivo della primavera ci sarà anche qualche occasione per tornare a incontrarsi di persona: la prima sarà il 25 marzo Isernia con un evento organizzato dalla Libreria Razzante e patrocinato dal comune che, nella cornice del teatro Proscenio, mi vedrà tornare a raccontare “Alice” e condividere il palco con l’amico Vincenzo Di Pietro, un paio di altre autrici da scoprire e altre belle cose.

    aspetta primavera
  • “quel che resta siamo noi”

    Giovedì (16 febbraio) Giulio Casale tornerà, dopo parecchio tempo, a suonare le sue canzoni a Milano.
    Per l’occasione, gli amici di Rock Targato Italia hanno pubblicato sul loro sito questa mia breve riflessione su tutto il suo percorso artistico e le radici della mia ammirazione nei suoi confronti.

    [clicca qui per leggere l’articolo]

    “quel che resta siamo noi”
  • la mia vita precedente

    Mi convincerai che l’amore è sempre come dici tu, o mi scorderò che le parole sussurrate non contano?” (G.Dottori)

    Mi fanno notare che esattamente dieci anni fa usciva “Lucida”, l’album d’esordio di Giuliano Dottori nella cui pubblicazione, in quella che era a tutti gli effetti un’altra vita, mi ritrovai ad avere diverse responsabilità.
    Di quel periodo, a dire il vero, ricordo soprattutto molta confusione e la sensazione che un capitolo del mio percorso si stesse stancamente chiudendo. Nonostante questo sono sempre convinto che “Lucida” continui ancora oggi a essere un gran bel disco e sono orgoglioso di essere stato il primo in assoluto a crederci. Credo ci sia una grande purezza, fra quelle canzoni.

  • riportando tutto a casa

    La scorsa settimana, sotto la preziosa regia di Andrea di ACD SD Produzioni, abbiamo completato le riprese del videoclip di “Come George Gray”, l’ultimo singolo che estrarremo da “Ogni sorso un ricordo”.
    Mi sembrava giusto che l’ultimo vero passo promozionale del disco fosse il video di un brano che nasce da parole che, prima ancora di diventare parte di “Alice”, hanno avuto diverse vite e hanno segnato il filo conduttore di una bella fetta del mio percorso. Non a caso abbiamo scelto di girare a casa mia le scene che mi vedono protagonista: mi piace pensare a questo video come un momento in cui, dopo avere percorso tanta strada, si torna per un attimo a casa e ci si ferma a guardare i ricordi raccolti lungo il cammino.
    Andrea in questi giorni sta lavorando sul montaggio per cui ci vorrà ancora un pochino di pazienza prima che il video sia pronto, ma ammetto di essere molto curioso di quello che sarà il risultato finale.

    riportando tutto a casa
  • GeopoliticaCenter

    Lo sappiamo tutti: una delle cose che rendono particolarmente complesso capire gli anni che stiamo vivendo è la pessima qualità dell’informazione, divisa fra un web troppo spesso inattendibile e dei media ufficiali condizionati da troppi fattori e gravati da una fastidiosa tendenza al gossip.
    Per questo mi sento di consigliare GeopoliticalCenter, una pagina seria che raccoglie e analizza in modo molto professionale notizie di politica estera ed economica, dedicando grande attenzione anche ad avvenimenti di cui altrove si parla poco. Credo sia un buon punto d’appoggio per iniziare a capire qualcosa in più su ciò che succede in questo mondo in pieno delirio.

  • il ritorno dei Nuju

    Era l’inizio del 2010 quando i Nuju mi chiesero di scrivere un racconto che accompagnasse, insieme ai lavori di altri scrittori, la pubblicazione del loro album d’esordio. Nacque così “Filo alto”, un racconto a cui resto molto affezionato e che, una volta chiusa quell’esperienza, ebbe modo di imboccare anche altri percorsi.
    Un paio di settimane fa è uscito “Pirati e pagliacci”, un nuovo disco con cui i Nuju tirano le somme di tutto ciò che hanno fato in questi ultimi anni e che si traduce in un bel mix di folk-rock, calore mediterraneo, storie da ascoltare e melodie trascinanti.
    Non posso che augurare ancora una volta buon viaggio a loro!

  • inizio 2017

    L’iniziativa di Edizioni del Faro di rilanciare l’ebook di “Alice” in forma gratuita mi ha regalato un periodo natalizio arricchito da qualche piacevole incursione nelle parti alte delle classifiche di Amazon, il che, anche per chi come me non si interessa mai ai numeri, non può che far piacere nel momento in cui significa che un buon numero di persone sta avendo modo di immergersi nella mia storia e di conoscerne i protagonisti.
    In questi giorni, sempre grazie al lavoro dell’ufficio stampa Divinazione, sarà possibile ancora ascoltarmi parlare di “Alice” e di “Ogni sorso un ricordo” in qualche breve intervista telefonica: fra le altre cose, domani (9 gennaio) alle 16.40 sarò in diretta su Primaradio e il 18 gennaio alle 21.40 su Kritall Radio.
    Così, archiviate le feste con il relativo doveroso periodo di stacco da tutto, iniziamo a scoprire dove vorrà portarci questo 2017 iniziato con un freddo pungente che sembra volerti arrivare fin dentro le ossa.

    inizio 2017
  • fine 2016

    Non sono mai stato bravo a fare i bilanci, ma so che di questo 2016 mi porterò dietro una manciata di bei ricordi e la soddisfazione di avere aggiunto al mio percorso alcuni tasselli preziosi di cui non posso che essere orgoglioso. Credo che, per quanto mi riguarda, quello che sta per concludersi sia stato un buon anno, col solo difetto di essere scivolato via troppo in fretta.
    Dal 2017, a parte una cosetta già in cantiere per le prossime settimane, non ho proprio idea di cosa aspettarmi ma, tutto sommato, dopo due anni pieni di progetti importanti, è anche piacevole ripartire senza attese e senza programmi a lungo termine e lasciarsi un po’ trasportare dalla corrente.
    Che sia per tutti un anno sereno! O, come cantava il saggio Lindo, “buon anno, ragazzi e ragazze. Buon anno”.

    fine 2016
  • “Non canto”

    La scorsa settimana, a Milano, ho chiuso il mio spettacolo reinterpretando a mio modo le parole di questa canzone degli Estra. È stata una scelta molto istintiva, forse anche per rendere omaggio al contesto di Rock Targato Italia e a un bel pezzo della mia gioventù.
    Nonostante gli anni passati e il mondo che, per mille ragioni, non gli ha mai riconosciuto quanto avrebbero meritato, continuo a pensare che loro siano stati una delle espressioni più forti e poetiche che abbiano mai attraversato questo Paese.

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