Categoria: diario

  • “L’uomo a pedali” alla Granfondo del Po

    “Per lui, abituato a tenere gli occhi costantemente fissi verso una vetta, era strano non vedere una montagna nemmeno all’orizzonte e perdersi con lo sguardo in quel verde e ocra sconfinato che si vedeva distintamente baciare il cielo in un punto lontanissimo che le sue pupille riuscivano solo ad accarezzare” (da “L’uomo a pedali“).
    Domenica, pedalando alla Granfondo del Po, mi è tornato inevitabilmente in mente questo passaggio del mio romanzo. La manifestazione che parte da Ferrara è senza dubbio qualcosa di atipico, con un percorso senza nemmeno un metro di salita che si snoda fra i paesaggi dal fascino inusuale che accompagnano le sponde del Po verso il delta, creando un contrasto particolare fra l’alta velocità a cui l’andamento della gara invita costantemente e i ritmi sincopati della vita che sembra scorrere tutt’attorno.
    Dopo un inverno un po’ complicato, per quanto mi riguarda è stato un eccellente primo passo di una stagione in cui ho ancora molta voglia di continuare a portare lo spirito de “L’uomo a pedali” a respirare aria nuova lungo le strade.

    “L’uomo a pedali” alla Granfondo del Po
  • un inaspettato sorso di whisky

    La serata al Wine Bar La Rocca di Sala Baganza (PR) è stata una piccola grande magia. Fatico a trovare altri termini per descriverla, data l’atmosfera stracolma di attenzione e di affetto verso le mie storie che ho potuto respirare. Davvero, dopo quasi sette anni che non mi capitava di salire su un palco, non avrei saputo immaginare un contesto migliore per tornare a farlo.
    È stato uno spettacolo bello denso, costellato dalle storie che hanno maggiormente caratterizzato il mio percorso e arricchito da qualche piccola improvvisazione. Ma a rendere tutto realmente unico è stata sicuramente l’accoglienza commovente che ho ricevuto sia dai vecchi amici passati apposta a trovarmi che da quanti mi ascoltavano per la prima volta, dunque non posso che ringraziare di cuore coloro che sono intervenuti e soprattutto lo staff del bar che ha fortemente voluto che questa magia si realizzasse e che ha saputo incastrare ogni tassello in modo impeccabile. Grazie davvero di cuore.

    un inaspettato sorso di whisky
  • il 12 marzo a Sala Baganza (PR)

    Martedì 12 marzo sarò a Sala Baganza (PR), al Wine Bar La Rocca, per riabbracciare qualche amico e tornare a dare voce a qualche vecchia storia.
    È passato qualche anno dall’ultima volta in cui mi è capitato di raccontare le mie storie su un palco e, se devo essere sincero, in tutto questo tempo sono stato convinto, per svariate ragioni, di avere ormai chiuso quel capitolo. Nonostante questo però, quando gli amici del Wine Bar La Rocca mi hanno contattato per propormi di passare a trovarli e di preparare apposta per loro un piccolo spettacolo, il pensiero di dire di no non mi ha proprio sfiorato. D’altra parte agli amici non si dice mai di no e quando le coincidenze dell’universo ti sorprendono offrendoti certe opportunità non è mai bello sottrarsi. Così, in modo del tutto estemporaneo, per una sera si torna in scena. E credo che sarà una bella botta di vita.
    Lo spettacolo inizierà alle 21 ma consiglio di venire prima, così c’è tempo per stare insieme e godersi la serata. In fondo sarà più una festa che uno spettacolo.

    il 12 marzo a Sala Baganza (PR)
  • gli ascolti di marzo 2024

    Sono tempi tremendamente mutevoli, proprio come il mese di marzo: gli argomenti tabù diventano da un giorno all’altro vessilli agitati da chiunque; gli eroi nazionali si ritrovano in un lampo nella polvere; i “buoni” diventano in un istante “cattivi” e viceversa. Più che discutere di ognuno di questi mutamenti credo però che sarebbe interessante provare ad annusare l’aria e cercare di intuirne le ragioni profonde e la direzione in cui ci vogliono portare. In attesa di riuscirci, comunque, sul sito di Rock Targato Italia è uscito il mio consueto articolo dedicato ai consigli musicali del mese. Questa volta parlo dei nuovi lavori di Sara Parigi, Stefano Attuario, Roberto Cicogna, The Howling Orchestra, Varanasi, Al Vox e Oslo Tapes.

    gli ascolti di marzo 2024
  • “L’uomo a pedali” e la Randolario

    L’uomo a pedali” sarà partner della Randolario, la manifestazione ciclistica del lago di Como organizzata dal Bike Team Malgrate che si svolgerà domenica 10 marzo con partenza da Lecco. Sarà un bellissimo appuntamento che accoglierà centinaia di amanti della bicicletta che potranno scegliere di cimentarsi su uno dei tre percorsi proposti (il principale di 195 km che seguirà per intero le sponde del Lario e visiterà anche le due principali valli che lo sfiorano, più altri due di 100 km e di 52 km). Fra i premi che verranno assegnati a sorteggio fra tutti i partecipanti ci saranno anche tre copie del mio romanzo.
    Per gli amici ciclisti che volessero lanciarsi nell’avventura, le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 7 marzo sul sito della manifestazione.

    “L’uomo a pedali” e la Randolario
  • Erba e il tritacarne mediatico

    Nei prossimi giorni il tribunale discuterà la possibilità di revisione del processo per la strage di Erba del 2006 e credo che questa vicenda, al pari di quella di Brembate del 2010 e di altre, meriti una riflessione che riguarda tutti noi.
    Il fatto che la condanna di Rosa Bazzi e Olindo Romano sia stata frutto esclusivamente di scandalose manipolazioni mediatiche e giudiziarie penso sia ormai evidente a chiunque abbia provato a informarsi seriamente sulla vicenda. Volendo però ampliare il discorso credo che, allo stato attuale delle cose, tutti quanti dovremmo provare almeno un minimo di preoccupazione di fronte a un sistema che, come accaduto per esempio in questo caso o in quello di Massimo Bossetti, porta delle persone totalmente estranee ai fatti a venire ingiustamente private della libertà e sottoposte a una vergognosa gogna mediatica in modo artefatto e indegno di un Paese civile, fra animi aizzati dai polveroni giornalistici e verità spudoratamente falsate per l’esigenza di trovare rapidamente un “mostro” da dare in pasto all’opinione pubblica. Tutti dovremmo avere paura di un circo mediatico e giudiziario che troppo spesso si trasforma in un tritacarne da cui chiunque, in modo assolutamente casuale, può venire travolto. Perché purtroppo, alla luce dei fatti, ciò che è accaduto a queste persone può accadere in qualunque momento a chiunque di noi.

    Erba e il tritacarne mediatico
  • rileggendo “Filo Alto”

    “Ho troppo poco tempo per pensare a tutto ciò a cui vorrei pensare. Non ho nemmeno il tempo per ricordare tutto ciò che vorrei ricordare. Ero ancora un bambino quando mi hanno insegnato che lasciarsi sfiorare dalla paura di cadere ti porta inevitabilmente a cadere. Ma passare la vita ad evitare la paura solo per evitare di cadere non è forse un altro modo di avere paura?” (da “Filo Alto“)

    In queste settimane mi è capitato di rileggere il mio racconto “Filo alto” e, a distanza di ormai diversi anni, l’ho trovato ancora parecchio denso. Il racconto è ovviamente sempre disponibile gratis su queste stesse pagine.

    rileggendo “Filo Alto”
  • guardando “Kissing Gorbaciov”

    Qualcuno ricorderà che qualche mese fa ho intervistato i registi del documentario “Kissing Gorbaciov“, che all’epoca era ancora in fase di montaggio. Ora il film è uscito e, dopo averlo visto, posso confermare che è molto interessante.
    Il progetto, come è noto, racconta lo scambio culturale avvenuto alla fine degli anni ’80 fra Italia e Unione Sovietica, con un festival in un paesino del Salento che vide sul palco anche alcune band provenienti da oltre la cortina di ferro a cui fece seguito un mini tour di CCCP, Litfiba, Rats e Misti & Missis a Mosca e Leningrado. Un racconto particolarissimo fatto dalla viva voce di chi l’ha vissuto in prima persona (con i CCCP ovviamente protagonista assoluti) e arricchito da diverse riprese dell’epoca che ritraggono sia momenti live che frammenti dell’organizzazione e del viaggio.
    Un film che rappresenta una testimonianza davvero densa che porta a gettare lo sguardo su un’Italia diversissima da quella attuale, sul mondo sovietico a un passo dal crollo del muro di Berlino, su un’esperienza decisamente fuori dagli schemi e su un momento di passaggio cruciale sia sul piano storico che su quello artistico, ma forse anche una fonte di spunti di riflessione sul nostro presente.
    Ne ho parlato in modo più approfondito sul sito di Rock Targato Italia.

    guardando “Kissing Gorbaciov”
  • due chiacchiere con Lorenzo Del Pero

    Le interviste che faccio periodicamente per i canali di Rock Targato Italia sono una bella occasione per fare due chiacchiere con persone che stimo. Con Lorenzo Del Pero non abbiamo mai avuto occasione di incontrarci di persona ma da tempo ammiro la sua voce potentissima e soprattutto la sua scrittura spigolosa piena di immagini evocative ma capace di esprimere uno sguardo caustico sul mondo. La chiacchierata con lui, oltre a confermarmi di avere a che fare con un artista purissimo, mi ha fatto scoprire anche una persona dotata di un’umiltà spiazzante.

    due chiacchiere con Lorenzo Del Pero
  • gli ascolti di febbraio 2024

    Anche il mese più corto dell’anno non può iniziare senza rispettare il tradizionale appuntamento con la mia rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta racconto i nuovi lavori di Paolo Benvegnù, En Roco, Emiliano Mazzoni, I Pixel, Marco Cantini, Zero.55 e Inside The Hole.

    gli ascolti di febbraio 2024
  • “Felicitazioni!”, la mostra sui CCCP

    Ci sono diverse similitudini fra il tempo presente e gli anni ’80, a partire dalle costanti tensioni mondiali fino al clima di smobilitazione intellettuale e la sensazione di stare ballando incessantemente aspettando la fine di qualcosa. Forse anche per questo molte canzoni dei CCCP suonano più attuali che mai e la mostra a loro dedicata a Reggio Emilia sta avendo un successo enorme.
    Da grande estimatore di Giovanni Lindo Ferretti in ogni sua incarnazione, non potevo non visitare l’esposizione e devo dire che è qualcosa di davvero affascinante che porta a immergersi totalmente nell’immaginario della band in ogni sua sfaccettatura. Merita assolutamente di essere assaporata e ne ho parlato anche in modo più dettagliato sul sito di Rock Targato Italia.

    “Felicitazioni!”, la mostra sui CCCP
  • la triste fine degli artisti

    C’è una strana anomalia che in questi tempi mi è capitato di notare con una certa frequenza: sembra che la maggioranza degli artisti, che come diceva De André dovrebbero essere una sorta di anticorpo che difende la società dagli eccessi del potere, abbia scelto di invertire il proprio ruolo ed ergersi a difensore dello status quo o al massimo unirsi a qualche coro fumoso perfettamente in linea con l’andamento generale delle cose. Pare che la critica verso i potenti e la capacità di sviluppare pensieri indipendenti vengano sempre più spesso soppiantate da una sorta di sarcasmo rancido verso il nemico pubblico mediatico del momento o verso le voci non allineate, finendo con l’alimentare quell’infantile gioco di infinite divisioni fra poveri che ormai è una vera piaga sociale.
    Certo, per fortuna c’è ancora qualche eccezione, anche se si tratta per lo più dei soliti vecchi noti e qualche sporadica bella sorpresa, ma la cosa mi sembra parecchio triste. Anche perché, per quanto non si tratti certo una tendenza nuova, ho la sensazione che in quest’ultimo periodo la deriva si stia acuendo sempre di più. “E pensare che c’era il pensiero”, diceva Gaber.

    la triste fine degli artisti
  • LeggendoInsieme segnala “La prima ultima volta”

    Non ho ancora idea di cosa potrà riservare il 2024. In attesa di scoprirlo, però, i miei libri continuano a girare per il mondo con le proprie gambe e ieri il blog letterario LeggendoInsieme, che tempo fa aveva recensito con entusiasmo anche “L’uomo a pedali“, ha segnalato sulle proprie pagine “La prima ultima volta“.

    LeggendoInsieme segnala “La prima ultima volta”
  • gli ascolti di gennaio 2024

    Gennaio ha sempre un’aria stranamente transitoria. I buoni propositi sono già dimenticati, le luminarie spente in attesa di essere rimosse vegliano malinconicamente sul grigio delle strade e ognuno cerca di muovere i primi passi incerti sul terreno instabile del nuovo anno. In mezzo a tutto questo, sul sito di Rock Targato Italia torno a parlare di musica raccontando i nuovi album di Narratore Urbano, Carver, Tommaso Imperiali, Marco Ancona, Rebis e Autune.

    gli ascolti di gennaio 2024
  • …aspettando il 2024

    “…e l’anno che è passato è solo un anno che se n’è andato via”, cantava il professor Vecchioni in un suo brano minore.
    Del 2023, a livello personale, potrò sicuramente ricordare la pubblicazione de “La prima ultima volta” insieme a Vanna Mazzei: un’esperienza totalmente diversa rispetto a tutti i miei lavori precedenti che però credo esprima riflessioni importanti e soprattutto è servita a lasciare una traccia concreta di una collaborazione preziosa tanto sul piano letterario quanto su quello umano. Oltre a questo ci sono stati tanti chilometri percorsi, con il cammino de “L’uomo a pedali” che ha continuato ad andare avanti facendomi vivere diversi bei momenti.
    Dunque, senza promesse e senza propositi ma con gli occhi sempre bene aperti sull’incessante declino del mondo, prepariamoci ad appendere al muro un nuovo calendario. E l’unica cosa che mi sento di dire a riguardo è che, tutto sommato, per quanto l’ottimismo non sia mai stato il mio forte, un anno che inizia promettendo, fra le altre cose, la reunion dei CCCP e quella degli Estra, qualcosa di buono lo dovrà pur portare con sé.
    Buon anno!

    …aspettando il 2024
  • Buon Natale!

    Buon Natale!
    Che quelli che stanno arrivando possano essere per tutti giorni colmi di calore e serenità.

    Buon Natale!
  • Più Libri Più Liberi 2023

    Quella di quest’anno è stata la mia decima partecipazione a Più Libri Più Liberi. La fiera romana è dunque un contesto che mi è familiare ormai da tempo ed era naturale che il cammino promozionale de “La prima ultima volta” dovesse passare anche di lì.
    Proprio qualche giorno fa dicevo che in questi tempi confusi c’è bisogno di certezze a cui appoggiarsi e senza dubbio anche questa volta posso confermare che fra le sicurezze a cui mi fa sempre piacere affidarmi posso annoverare anche l’atmosfera di Roma a inizio dicembre, gli incontri spesso sorprendenti che si fanno fra i corridoi variopinti della fiera e ancora di più i sorrisi degli amici di Edizioni del Faro che mi supportano con affetto e tenacia fin dai miei esordi.
    A distanza di poco più di sei mesi dalla pubblicazione de “La prima ultima volta“, credo di potermi dire soddisfatto di tutto ciò che anche questo progetto così particolare e spigoloso ha saputo portare con sé strada facendo. La scrittura di quel romanzo è stata un’esperienza umana incredibile per via del continuo confronto con Vanna Mazzei durato più di un anno, ma anche dopo la pubblicazione, come ha confermato anche l’esperienza romana, ha saputo continuare a regalare dei bei momenti e degli incontri positivi.

    Più Libri Più Liberi 2023
  • gli ascolti di dicembre 2023

    C’è bisogno di qualche certezza, ogni tanto, per sopravvivere a questi tempi confusi in cui le uniche cose sicure sembrano essere le continue ondate anestetiche di indignazione a comando. Per fortuna almeno in ambito musicale qualche certezza autentica riesce ancora a sopravvivere e in quest’ultimo scampolo di 2023 sono usciti nel giro di poche settimane i nuovi album di alcuni artisti che rappresentano ormai da parecchio tempo dei nomi su cui si può sempre contare. Così, nella mia abituale rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia, in questo freddo dicembre, racconto i nuovi album di Lorenzo Del Pero, Bachi Da Pietra, Pieralberto Valli, Massimo Pericolo, Non Voglio Che Clara, Paolo Saporiti.

    gli ascolti di dicembre 2023
  • “La prima ultima volta” alla fiera di Roma

    Venerdì (8 dicembre), dalle ore 16 alle 18, sarà possibile incontrarmi allo stand di Edizioni del Faro alla fiera Più Libri Più Liberi di Roma.
    La fiera romana è un contesto che mi diverte sempre e a cui sono affezionato ormai da parecchio tempo, per cui mi fa piacere tornarci anche quest’anno per chiudere il cerchio de “La prima ultima volta” nel più classico dei modi.

    “La prima ultima volta” alla fiera di Roma
  • La tragica situazione delle strade italiane

    Esattamente un anno fa, fra le ruote di un camion, finiva la vita di Davide Rebellin. Ci sarebbero molte cose da dire a riguardo ma forse il modo migliore per ricordarlo è provare a riflettere su quanto la drammatica pericolosità delle strade del nostro Paese sia, in quest’ultimo anno, ulteriormente peggiorata.
    Purtroppo continua a esserci ben poca coscienza della responsabilità che ci si carica sulle spalle quando ci si mette alla guida di un veicolo e di quanto alcuni comportamenti siano pericolosi, inclusa la mancanza di distanza laterale quando si sorpassa, che è un aspetto che purtroppo chi non ha mai pedalato non può comprendere ma che resta in assoluto il più grande pericolo per i ciclisti. Per cambiare davvero qualcosa servirebbe una drastica inversione di rotta culturale: dovremmo darci tutti quanti una calmata rispetto alla folle frenesia imperante e imparare a tutelare i più fragili e rispettare chi compie scelte diverse dalle nostre. Il che vale poi anche per parecchi altri ambiti. Ma mi rendo benissimo conto che, allo stato attuale delle cose, sia una totale utopia.

    La tragica situazione delle strade italiane

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