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paperman
Mi ricorda qualcosa…
Anche se evidentemente lui è molto più bravo di me, a fare gli aeroplanini. O forse usa della carta migliore. -
Barachetti/Ruggeri e Michele Gazich
“Centinaia di treni verso centinaia di stazioni…”
Questa è la prima video performance di Barachetti / Ruggeri, accompagnati per l’occasione dal violino di Michele Gazich e da un’orchestra di otto ventilatori (!!!) che suonano otto chitarre elettriche. -
tipo…
Tipo quelli che si atteggiano a grandi intellettuali snob. Quelli, per intenderci, che ostentano il loro sentirsi dei novelli Pasolini e che ti guardano schifati se provi a parlare di calcio. Quelli lì, insomma. Poi vai sulla loro pagina Facebook e ti rendi conto che in realtà passano le serate davanti alla tv, con lo smartphone in mano, guardando e commentando il peggio del peggio del trash.
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i miei ascolti di gennaio 2014
Così, cazzeggiando con i vari lettori musicali, la classifica degli album più ascoltati a casa mia nel corso di questo freddo mese di gennaio:
1. Roberto Vecchioni – “Io non appartengo più”
2. Cesare Basile – “Le ossa di colapesce”
3. Betti Barsantini – “BettiBarsantini” -
Nicovid tour
Nei prossimi mesi tornerò a girovagare un po’ per l’Italia. Questa volta però non sarà per far prendere aria alle mie storie -quelle, per ora, è bene lasciarle un po’ tranquille- ma per prestare la mia voce e la mia presenza al reading concerto ispirato a “Nicovid” di Miky Marrocco, la nuova produzione della collana editoriale Neverlab Libri. Sarà uno spettacolo in costante mutanzione in cui, oltre a Miky, alle visioni di Giordana Parizzi, a me e al resto della combriccola di Neverlab, ci farà sempre compagnia anche qualche altro ospite che recluteremo di volta in volta lungo la strada.
Queste le date finora confermate:14 febbraio – Genova, Alma Art Cafè
16 febbraio – Rimini, Orso Marino
7 marzo – Villa di Serio (BG), Biblioteca Comunale
6 aprile – Verderio Inferiore (LC), Circolo Arci Pintupi
12 aprile – Varano (PR), Castello -
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la prima dose di Nicovid
Un bel nuovo inizio. Sotto tanti punti di vista.
In questi anni credo di essere riuscito, in qualche modo, dopo tanti reading, a sviluppare una sorta di mio stile, nel far rivivere le mie storie leggendole su un palco. Non mi era però mai capitato di dover portare in scena le parole di qualcun altro. E, sinceramente, mai avrei pensato di farlo, fino al momento in cui Miky Marrocco mi ha chiesto di aiutarlo, insieme al resto della truppa di Neverlab, a portare in scena il suo “Nicovid” con un reading-concerto a più voci.
E’ stata una bella serata, quella del Marelli 79 per la presentazione del nuovo libro di Miky. Un intreccio particolare e affascinante di voci, di suoni e di stili, con le magnifiche visioni di Giordana Parizzi -Missofa: una vera rivelazione- a fare da cornice alle storie scure e psicotiche di Miky Marrocco sporcate o reinterpretate attraverso i suoni stranianti di Enrico Ruggeri, la delicatezza di Alia, le inquietudini di Barachetti, la genuina follia dell’ospite speciale Yuri Beretta e la mia (poca, causa malanni di stagione) voce.
Una bella serata. Una bella esperienza, quella di lasciarmi attraversare, in questo periodo di pausa dalla scrittura, dalle storie di qualcun altro provando a filtrarle attraverso il mio stile e il mio vissuto. Ma soprattutto una splendida conferma del fatto che Neverlab -l’entità che da ormai due anni accompagna le mie vicissitudini artistiche- sembra avere trovato in questi ultimi mesi la sua vera natura, trasformandosi a tutti gli effetti in un collettivo di menti, di esperienze e di sensibilità diverse capaci di contaminarsi e interagire fra loro. -
pronti per Nicovid
Ok. Io sono completamente afono, ho le capacità respiratorie quasi azzerate e il mio naso inizia ad assumere colori psichedelici. Maledetto raffreddore.
Nonostante questo, per domenica pomeriggio mi devo riprendere per il reading insieme al resto della compagnia per celebrare l’uscita di “Nicovid” di Miky Marrocco al Marelli79.
Siamo nella mani del whisky.
Insomma, siamo in buone mani. Ce la farò. Sono molto ottimista. Sarà un grande spettacolo. -
mi sono immaginato…
“-Mi sono immaginato…
-Cosa?
-La vita con te.
-…
-Per sempre, per l’eternità.
-E…?
-Era piena di cose meravigliose.”
(Nataša Dragnić) -
“Nicovid” di Miky Marrocco
In questi giorni sta uscendo “Nicovid“, il nuovo libro del mio amico Miky Marrocco.
E’ qualcosa a cui tengo particolarmente: non solo perché è la seconda uscita della collana Neverlab Libri, inaugurata una quindicina di mesi fa dal mio “Suonando pezzi di vetro”; e nemmeno soltanto perché Miky è una persona che, sia sul piano umano che su quello artistico, nell’ultimo periodo mi ha sorpreso; né solamente perché negli ultimi mesi ho seguito passo a passo l’avvicinamento a questa uscita quasi come se fosse un mio lavoro.
E’ un libro particolare, difficile da gestire e impregnato da un’inquietudine profonda che si riversa in un universo estremamente sfaccettato e cupo. Molto denso. Decisamente psicotico. Non anticipo nulla sulla trama, anche perché la sinossi la si può trovare un po’ ovunque, però ribadisco che merita davvero una lettura attenta.
Per tutti i motivi sopra citati, nei prossimi mesi continuerò a seguire da vicino la promozione di “Nicovid” e spesso sarò ospite di Miky durante le sue presentazioni, prestando la mia voce ai suoi racconti. Il primo appuntamento è domenica (19 gennaio), alle 19.00, al Marelli 79 di Sesto San Giovanni per la presentazione ufficiale in cui, oltre a me, accanto a Miky ci saranno anche diversi altri ospiti, fra letture, musica e visioni. -
Nataša Dragnić
“…non fa altro che guardarla, per essere sicuro che sia davvero lì accanto a lui. Ma no, non può essere lei. Sì, perché lei appartiene a un’altra vita, alla sua vita vera. Che non può più esistere. D’altra parte non può che essere lei, sì, perché è lei la sua vita, quella vera.” (Nataša Dragnić)
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2014
…e così è passato un altro anno.
So che in questi momenti bisognerebbe cercare di tracciare un bilancio dei dodici mesi appena trascorsi, ma io non sono mai riuscito a farne quadrare uno, di bilancio, nemmeno quando studiavo ragioneria, per cui tanto vale risparmiarsi la fatica.
I buoni propositi per l’anno nuovo preferisco saltarli a piè pari perché so che prima dell’epifania li avrei già disattesi tutti. Ed evito anche le previsioni e le aspettative per il 2014 perché davvero non ho la più pallida idea di ciò che potrà accadere nel prossimo futuro: non c’è niente di definito e nemmeno un’idea vaga né un’attesa lontana.
Resterebbero solo i desideri. Ecco, sì, un desiderio voglio concedermelo: uno solo e forse piccolo piccolo. Ma ovviamente non posso scriverlo qui perché è una cosa mia e perché si dice che, una volta rivelati, i desideri non si realizzino più. Per cui va bene così.
Come cantava Lindo: “Buon anno, ragazzi e ragazze. Buon anno“. -
gente di talento #2
Altra gente di talento conosciuta da poco:
quest’uomo si fa chiamare 3 fingers guitar. Personalmente mi inquieta abbastanza da affascinarmi. -
gente di talento
Gente di talento conosciuta da poco:
questa donna fa delle cose davvero notevoli, sperimentando con la fotografia (e non lo dico solo perché una sua foto è stata scelta per la copertina di Nicovid). -
leggendo fiabe a Natale
E’ che, sotto Natale, bisogna sedersi ai piedi dell’albero e leggere qualche fiaba. E’ giusto così, no? E le fiabe spesso ti sorprendono.
Per esempio, in questi giorni mi sono ritrovato a leggere “La pastorella e lo spazzacamino” (di Andersen). E mi ha lasciato esattamente quel tipo di sensazione agrodolce, difficile da definire ma, a suo modo, forse, necessaria. Spiazzante. Bella.
Buone Feste!