Categoria: storico

  • un pensiero sulle agenzie editoriali

    Il mondo degli aspiranti scrittori vive da sempre una strana contraddizione: moltissimi sembrano considerare la così detta “editoria a pagamento” come un male assoluto ma, al tempo stesso, a quasi tutti sembra normale che la gran parte delle agenzie editoriali (ovvero quelle agenzie che dovrebbero rappresentare gli interessi dello scrittore e fargli avere contratti con editori di un certo livello) chiedano soldi agli scrittori stessi solo per valutare se gli può interessare lavorare con loro (della serie, per essere chiari: «se tu, caro scrittore, mi paghi 300 euro, io valuto se può interessarmi o meno lavorare con te»).
    In genere non mi addentro nei noiosi discorsi sui meccanismi dell’editoria, ma questo malcostume mi è sempre suonato particolarmente bizzarro. Anche perchè sappiamo tutti che moltissime di queste agenzie finiscono col vivere dei soldi incassati dagli aspiranti scrittori che rifiutano più che delle esigue percentuali sui guardagni dei loro effettivi clienti.
    So bene che la maggior parte delle agenzie giustificano questo meccanismo con la scusa della “scheda di valutazione”. Ed è giustissimo che, se una persona chiede a un professionista un consiglio sulla qualità del proprio lavoro, il professionista in questione si faccia pagare. Ma occorre dire con estrema chiarezza cosa si sta effettivamente vendendo: se stai offrendo un servizio editoriale è un conto mentre se stai facendo scouting è una faccenda completamente diversa. Mischiare le cose e affidarsi all’esca delle illusioni per vendere dei servizi editoriali è un truccheto quanto meno discutibile. Servirebbe un po’ di realismo da parte della categoria degli aspiranti scrittori per non continuare ad alimentare questi meccanismi .

    p.s.: nella foto c’è Micia, la mia gattina, quando era cucciola e sognava di fare la scrittrice. Ora è cresciuta e trova più interessante rincorrere le lucertole.

    un pensiero sulle agenzie editoriali
  • parole e sostanza

    A volte sono polemico, lo so. E giovedì, nel convegno al Legend, lo sono stato un pochino. Ma avrei potuto esserlo anche molto di più e credo sia stata una polemica costruttiva e sincera, per cui va bene così.
    Di quest’edizione delle finali di Rock Targato Italia e dei diversi eventi correlati conserverò nel ricordo diverse cose belle: l’atmosfera più che mai serena e positiva respirata al tavolo della giuria; il sano incrollabile idealismo di Francesco Caprini; l’integrità di Giulio Casale; l’umiltà di Franz Di Cioccio e della PFM; la personalità di Piero Cassano; la comparsa a sopresa di Mario Luzzatto Fegiz; la lucidità critica e il talento degli RCCM (una band che davvero meriterebbe ben altra visibilità); la tenacia genuina di Mirko della Wallace Records; l’entusiasmo degli Hotel Monroe e probabilmente anche altro.
    Fra gli artisti in concorso mi fa piacere segnalare la teatralità dirompente de Il Pesce Parla, l’inquietudine degli Educta Fais, il fascino pop dei Trerose, la grinta rock dei Revolution 0 e la follia di Riccardo Autore.
    C’è sempre tanto di buono, nei sottoboschi culturali italiani. Occorre, come dicevo nell’intervento al convegno, spogliarsi delle sovrastruttire inutili e andare avanti a testa bassa continuando a concentrarsi sui contenuti.

    parole e sostanza
  • Rock Targato Italia 2019

    Domani, al Legend Club di Milano, iniziano le finali nazionali della trentunesima edizione di Rock Targato Italia. Saranno tre serate (10, 11 e 12 settembre) piene di musica con tante cose nuove da scoprire. Anche quest’anno sarò fra i giurati e sono davvero curioso di sentire quali sorprese saprà riservare quest’edizione.
    Giovedì pomeriggio, alle 15.00, avrò anche il piacere di portare il mio punto di vista al convegno ideato da Francesco Caprini sempre all’interno del contesto delle finali del concorso. Con me sul palco ci saranno Giordano Sangiorgi (presidente del MEI), Iaia De Capitani (manager della PFM), gli RCCMFederico Montesanto (presidente Musica Indipendente Associata), Giulio CasalePiero Cassano (ex Matia Bazar), Enrico Capuano (cantautore), Marco Mori (Audiocoop), Chirstian Perrotta (Promoter) e Marcondiro. Si parlerà del presente e del futuro della musica indipendente. Credo che sarà interessante.

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    Rock Targato Italia 2019
  • gli ascolti di settembre 2019

    Settembre. È ancora estate ma, al tempo stesso, in qualche modo, non lo è già più.
    Torno alla quotidianità con la tradizionale rubrica sul sito di Rock Targato Italia dedicata ai miei consigli musicali, e questa volta provo a lavare via la sabbia e la salsedine raccontando i nuovi album di quattro artisti emergenti dall’animo inquieto: Tv LumièreMegàleFrigo Phomea.

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    gli ascolti di settembre 2019
  • Claudio Lolli

    Un anno fa ci lasciava Claudio Lolli. Proprio mentre tutti eravamo troppo presi dal sole e dalle spiagge per riuscire anche solo a intercettare la notizia o spenderci due parole. Ma forse, lui che è sempre stato il più schivo e sfuggente fra i grandi cantautori italiani, avrebbe comunque preferito così.
    Dunque, invece di abbandonarsi a grandi discorsi, oggi è giusto immergersi fra i suoi dischi e perdersi nella sua poesia.

  • targhe Rock Targato Italia 2019

    Dal 10 al 12 settembre, al Legend Club di Milano, si terranno le finali nazionali della trentunesima edizione di Rock Targato Italia. Anche quest’anno avrò il piacere di sedere al tavolo della giuria ma la grande novità di quest’edizione è che, parallelamente al concorso tradizionale, insieme al resto dello staff abbiamo deciso di assegnare sei premi speciali ad altrettante realtà particolarmente importanti.
    Come comunicato nei giorni scorsi dalla stessa Rock Targato Italia, i vincitori di questi premi sono:

    – miglior singolo: Giulio Casale per “Soltanto un video
    – miglior band: RCCM
    – miglior etichetta: Wallace Records
    – miglior tour: PFM per “PFM canta De André anniversary
    – miglior album: Francesco Di Giacomo per il disco postumo “La parte mancante
    – targa speciale “artisti italiani nel mondo”: Piero Cassano

    Dal confronto fra teste e sensibilità diverse fra loro credo sia uscita una rosa di artisti premiati decisamente meritevole e per nulla scontata. L’appuntamento per le premiazioni è nel pomeriggio del 12 settembre al Legend di Milano.

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    targhe Rock Targato Italia 2019
  • tramonto d’Africa

    Nel luglio di 25 anni fa volgeva al termine, dopo 100 giorni di massacri, il genocidio in Ruanda. Una tragedia figlia del colonialismo europeo in Africa e consumato sotto gli occhi delle Nazioni Unite nella totale indifferenza del mondo occidentale.
    La ricorrenza mi è balzata agli occhi assolutamente per caso, ieri sera, guardando un film. Purtroppo la cronaca più recente ci dimostra che, a distanza di un quarto di secolo, sembra non essere cambiato nulla nell’atteggiamento del mondo occidentale: ai politici di qualunque bandiera, alle organizzazioni umanitarie e ai mezzi d’informazione, ciò che accade nel continente africano interessa solo quando ci sono schiavi da sfruttare, risorse da depredare, interessi economici da salvaguardare, guerre da fomentare o situazioni politiche da strumentalizzare. Il colonialismo, di fatto, non è mai finito e forse continua ad assumere facce sempre più subdole e spietate. Di Africa, così come di Medio Oriente, si parla spesso ma i reali problemi del continente continuano a essere taciuti, ignorati e volutamente aggravati anche -e forse soprattutto- da chi recita poi sui media la parte del “buono”.

    tramonto d’Africa
  • resurrezioni digitali

    Ogni sorso un ricordo“, il progetto musicale che ho realizzato tempo fa grazie alla collaborazione con Miky Marrocco, è di nuovo disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di musica digitale.
    L’album era uscito tre anni fa ma da qualche mese, per problemi della società che si occupava di distribuirlo, non era più reperibile. Ora è tornato grazie a un nuovo distributore ed è dunque nuovamente ascoltabile ovunque.
    Risentendolo a distanza di tempo ne sono ancora molto orgoglioso. Miky ha fatto un gran lavoro sui suoni ed è riuscito in modo quasi magico a rendere musicale anche il mio teatro rock.

    resurrezioni digitali
  • gli ascolti di luglio 2019

    Mentre riflettevo sui dischi da consigliare nella mia abituale rubrica mensile sul sito di Rock Targato Italia, mi sono reso conto che sono passati vent’anni dai miei esami di maturità e che gli anni ’90 mi mancano sempre. Così, in questo mese di luglio, ho pensato di suggerire quattro album recenti che possano far rivivere, in qualche modo, l’aria di quel periodo: le nuove uscite di LenostrepaureN.A.N.O.Leda I Rumori Di Via Silvio Pellico.

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    gli ascolti di luglio 2019
  • ricordi a pedali #3

    Un nuovo sguardo al passato. Era una serata di giugno di dieci anni fa al Caffé Letterario di Bergamo: un frammento de “L’uomo a pedali“, uscito all’epoca da poco più di un mese, accompagnato dalla sonorizzazione inquieta dei Controluce. Credo sia stata anche la prima collaborazione concreta con Miky Marrocco (alla chitarra nel video) con cui negli anni successivi abbiamo poi condiviso cose belle, dagli spettacoli del suo “Nicovid” fino alla realizzazione dell’album “Ogni sorso un ricordo“.

  • il crucilibro

    A volte il mondo del web porta sorprese inattese.
    A più di quattro anni dalla pubblicazione, il mio “Alice” è stato inserito in un simpatico giochino, ideato da Renzo Vitale, che si chiama CruciLibro. In sostanza, si tratta di un cruciverba in cui le definizioni sono date dai titoli di 16 libri da riconoscere a partire dalle copertine parzialmente oscurate. Oltre al mio libro, nel gioco ci sono grandi classici, autori meno conosciuti e maestri come Moravia e Baricco.
    Tra l’altro, ne approfitto per ricordare che il romanzo è sempre disponibile in tutti i negozi digitali, oltre che in formato fisico, anche gratuitamente in ebook.

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    il crucilibro
  • i colori dell’estate 2019

    Arriva l’estate e, come ormai abitudine in corrispondenza dei cambi di stagione, insieme a Francesco Caprini e ai ragazzi di Divinazione ci siamo divertiti ad assemblare su Spotify una nuova playlist di canzoni recenti per accompagnare i prossimi mesi. Ci sono finite dentro buona parte delle cose che sto ascoltando maggiormente in questo periodo e ne è uscita una scaletta variegata e interessante.
    Abbiamo inserito canzoni di: RCCMGiovane GiovaneLa MunicipàlDimartinoN.A.N.O.MoroseFlat BitPsicologiLedaGli AmantiIncomodoMurubutuLettera 22Jena LuLenostrepaureMassimo PericoloFlutua Allume.

  • e non è ancora finita

    Era il marzo del 2012 quando, mentre “Suonando pezzi di vetro” era già praticamente pronto, ho scritto di getto la prima stesura di “Alice”, uscito poi nel 2015. Da allora sono passati più di sette anni riempiti da pubblicazioni, spettacoli, qualche racconto e altri progetti, ma di avventurarmi in un nuovo romanzo non ho più avvertito l’esigenza.
    Tutto questo per dire che negli ultimi mesi, dopo sette anni, sono tornato a scrivere un nuovo romanzo, e per me è stata una sorta di liberazione. Al momento non ho la più pallida idea di cosa farci, con questo nuovo scritto, e di certo i tempi perché lo si possa leggere saranno lunghissimi, ma scriverlo è stata comunque già una bella sensazione.
    Se devo essere sincero, l’idea di affrontare il classico tourbillon editoriale e promozionale di un libro, in questo momento, mi blocca parecchio. Ma prima o poi arriveranno le spinte giusto per fare anche quel passo, credo. Di certo non a breve termine, ma quando sarà il momento qualcosa si muoverà. Vedremo…

    e non è ancora finita
  • gli ascolti di giugno 2019

    Anche in questo mese di giugno non può ovviamente mancare l’appuntamento con i miei consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Tema di questo mese è “non tutto l’indie viene per nuocere” e parlo delle nuove uscite di Giovane GiovaneLa Municipàl Psicologi.

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    gli ascolti di giugno 2019
  • ricordi a pedali #2

    Un piccolo sguardo al passato. Era il maggio di dieci anni fa. In quei giorni “L’uomo a pedali” era facilmente reperibile sugli scaffali delle principali librerie di tutta Italia e io ero a presentarlo a Saluzzo (CN), da un vecchio amico libraio. Atmosfera distesa. Bel clima. Lettura da migliorare parecchio. Tante illusioni.

  • chiacchierando con gli RCCM

    La prima volta in cui, solo pochissime settimane fa, ho ascoltato gli RCCM, sono rimasto annichilito: atmosfere scure, suoni spigolosamente minimali, approccio disincantato e una voce che affonda le dita nelle ferite più profonde della nostra epoca, senza paura di raccontare il senso di totale smarrimento umano che imperversa né di scagliarsi contro i meccanismi politici ed economici che dominano questo tempo. Raramente mi è capitato di ascoltare un disco in grado di parlare del tempo presente in modo così schietto e realista. Per questo ero molto curioso di fare due chiacchiere con loro. È nata così un’intervista molto interessante pubblicata oggi sul sito di Rock Targato Italia.

    [clicca qui per leggere l’intervista]

    chiacchierando con gli RCCM
  • Leonardo a Lodi

    Con l’esibizione di venerdì al Caffè Letterario di Lodi si è chiusa questa prima parte del percorso di “Leonardo in cinque voci”. La data programmata per sabato prossimo a Bertonico (LO) è stata annullato dunque, come previsto, al termine di questo mese di maggio lo spettacolo andrà in vacanza per un po’.
    È stata un’esperienza interessante, a tratti complessa come è naturale che sia quando bisogna far convivere idee e personalità diverse fra loro, ma sicuramente stimolante. Dunque non posso che ringraziare le compagne d’avventura Clara Bartolini, Vanna Mazzei, Cristina Rossi e Ada Eva Verbena, oltre al sempre bravo Jack Anselmi e Paolo Carnevale.

    Leonardo a Lodi
  • a proposito di “elezioni europee”

    Credo che la storia ci abbia ormai insegnato che la retorica del “combattere il sistema dell’interno” può andare bene solo per chi aspira al massimo a finire a fare il giudice in un talet-show o a vivacchiare rosicchiando qualche poltroncina in qualche tipo di istituzione. Allo stesso modo credo che sia ormai assodato che questa Unione Europea totalmente asservita ai dettami dell’alta finanziaria e basata esclusivamente sulla tecnocrazia e sull’esaltazione del neo liberismo più sfrenato non abbia nulla a che vedere con l’ideale di un’Europa dei popoli e stia generando solo miseria e tragedie.
    Per questo il mio unico augurio per le elezioni di domenica è quello di vedere l’affluenza alle urne più bassa possibile. Ricordiamoci che andare a votare, indipendentemente dal simbolino su cui si decide di tracciare la propria crocetta, significa accettare e legittimare il sistema che sta a monte delle elezioni. E la strada di un cambiamento reale non può passare dai compromessi con un’istituzione nociva e, per sua stessa natura, impossibile da ristrutturare dall’interno.
    Serve un segnale di totale presa di distanze da queste istituzioni. E servono poi intellettuali coerenti che spieghino e difendano in ogni sede i motivi di questa posizione. Tutto il resto sarà solo un banale teatrino politico per sostenere interessi di partito che nulla hanno a che vedere con il bene di noi comuni mortali.

    a proposito di “elezioni europee”
  • girando con Leonardo

    Ho sempre faticato a sentirmi pienamente a mio agio nelle situazioni più strettamente istituzionali. Nonostante questo credo che giovedì scorso, con “Leonardo in cinque voci”, siamo riusciti a divertirci e portare un po’ di sano scompiglio alla Centrale dell’Acqua di Milano all’interno della conferenza stampa di presentazione del Festival Internazionale dei Depuratori.
    Venerdì (24 maggio) alle 18.30 si torna in scena, questa volta a Lodi, al Caffé Letterario (via Fanfulla, 3). L’1 giugno invece saremo a Bertonico (Lo) allo spazio Naturarte. Sul palco come sempre ci saremo io, Clara BartoliniVanna MazzeiCristina Rossi Ada Eva Verbena, più  la musica di Jack Anselmi e il “nuovo acquisto” Paolo Carnevale che, con l’esibizione di giovedì scorso, è ormai entrato in pianta stabile nel cast dello spettacolo dando voce alle parole di Leonardo stesso.

    girando con Leonardo
  • Giovanni Lindo Ferretti live

    Non ho mai fatto mistero della mia enorme ammirazione verso Giovanni Lindo Ferretti. La scorsa settimana sono stato per l’ennesima volta a vederlo dal vivo e oggi sul sito di Rock Targato Italia è uscita una mia breve recensione del concerto.
    È bello vedere Ferretti pacificato con sé stesso e perfettamente a proprio agio nel ridare voce a tutte le tappe della propria storia artistica. Anche se ammetto che mi piacerebbe molto vederlo prima o poi tornare a dare vita a delle nuove canzoni.

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    Giovanni Lindo Ferretti live

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