-
gli ascolti di febbraio 2019
Sono giorni di silenzi e malanni di stagione, ma tutt’attorno c’è buona musica. Sul sito di Rock Targato Italia torno anche questo mese a consigliare tre bei dischi recenti da ascoltare, puntanto questa volta su tre album che hanno un’importante dignità letteraria oltre che musicale: i nuovi lavori de Il Rumore Della Tregua, Massimo Volume e Caravita.
-
i colori dell’inverno in radio
Oggi (martedì 29 gennaio), attorno alle ore 13.30, risponderò a qualche domanda in diretta su Radio Padania. Questa volta però non parlerò di me o dei miei progetti ma solo di buona musica: racconterò la playlist “I colori dell’inverno” e proverò a fare un pochino di luce su quanto di buono si può ascoltare in Italia in questo periodo.
-
i colori dell’inverno
Ormai ci abbiamo preso gusto. Dopo “I colori dell’estate” e “I colori dell’autunno”, insieme ai ragazzi di Rock Targato Italia abbiamo creato una terza playlist, “I colori dell’inverno“, disponibile su Spotify da oggi.
Credo sia una bella fotografia di quanto di buono si può ascoltare in Italia in questi mesi spaziando fra rock, canzone d’autore, new-wave, punk, elettronica e pop. Dentro ci sono canzoni di Caso, Galoni, Giulio Casale, Qualunque, Ground Control, Giorgio Canali, Francesco Sbraccia, La rappresentante di lista, Roberto Casanovi, Amandla, Mercalli, Diaframma, Magar, Simona Norato e Tum. -
gli ascolti di gennaio 2019
In quale direzione soffi il vento in questo 2019 lo devo ancora iniziare a capire. In attesa di scoprirlo, però, riprendiamo qualche vecchia consuetudine suggerendo tre bei dischi sulle pagine di Rock Targato Italia. Oltretutto mi fa piacere inaugurare l’anno parlando di tre album davvero belli e importanti: le nuove uscite di Galoni, Giulio Casale e Organico Ridotto.
-
vent’anni senza Fabrizio
Vent’anni fa ci lasciava Fabrizio De Andrè. Avrei voluto scrivere qualcosa su di lui ma di parole se ne stanno spendendo già tante in queste ore e probabilmente Fabrizio sarebbe il primo a essere irritato dall’immagine accomodante ed educlorata di lui che stanno tramandando i media, così lontana dall’anarchico controverso e irrequieto che era. Per questo ho pensato di lasciare da parte qualunque discorso e ricordarlo semplicemente ripescando il video del piccolo omaggio che ho provato a rendergli un mese fa sul palco del Legend di Milano recitando a mio modo le parole di uno dei suoi brani più crudi e dolorosi. Un omaggio imperfetto, sentito ed emozionato.
-
aspettando il 2019
I bilanci non li ho mai saputi fare ma, per qualche motivo inconscio, alla fine di ogni anno sento sempre una vocina che mi sussurra all’orecchio che è necessario provare a tracciarne uno.
Il 2018 è stato un anno in cui ho l’impressione di avere camminato a passi lentissimi, come quando avanzi su un lago ghiacciato cercando a ogni movimento di capire dove mettere i piedi. Però ci sono state diverse cose interessanti e i cinque racconti della serie Storie Contromano hanno tracciato una via che sicuramente, quando sarà necessario, proseguirà.
Dal 2019 non ho proprio idea di cosa aspettarmi. Di certo, se c’è un proposito da fare, mi piacerebbe ritornare a scrivere con un po’ più di continuità, che è la cosa che, a dispetto delle apparenze, negli ultimi anni mi è mancata maggiormente. -
buon Natale 2018!
“Fa bene a momenti tornar bambini, e più che mai a Natale, ch’è una festa istituita da Dio fattosi anch’egli bambino.” (C.Dickens)
Buon Natale a tutti! -
“Annarella” al Legend
Mercoledì scorso la mia performance al Legend di Milano si è conclusa così: con un piccolo sentitissimo omaggio a Giovanni Lindo Ferretti e ai CCCP. “Annarella” è sempre un gioiellino di pura emozione.
-
reinterpretando i miei maestri
Ci sono periodi in cui sento il biogno di staccarmi un po’ dai miei personaggi e dalle storie che racconto abitualmente. Così il ritrovarmi a partecipare a una manifestazione come quella del 12 dicembre al Legend di Milano è stata una bellissima occasione per lasciare da parte i miei scritti e costruire uno spettacolo completamente nuovo affidandomi alle parole dei miei maestri, reinterpretando a mio modo testi di Piero Ciampi, di Fabrizio De André, di Giulio Casale e di Giovanni Lindo Ferretti.
La serata è stata, come previso, una vera festa con tanti amici vecchi e nuovi, e mi ha fatto davvero piacere ritrovare l’intelligenza di Jack Anselmi, l’intransigenza di Paolo Pelizza, la purezza di Alia, la poesia cruda di Massimiliano Morelli e Tony Balsamo, il virtuosismo vocale di Andrea Devis, l’energia della Massimo Francescon Band, la spontaneità de Lo Stato delle Cose, il talento di Giò Manzoni e anche l’inaspettata verve di Guajiro. È stata davvero una preziosa boccata d’ossigeno e un importante momento di scambio e condivisione. -
1958-2018: la nuova compilation di Rock Targato Italia
Sulla bella serata di mercoledì al Legend devo ancora riordinare le idee. Nel frattempo però su IlGiorneleOff è stato pubblicato un articolo in cui presento la nuova compilation di Rock Targato Italia (in uscita fra una settimana): s’intitola “1958-2018: sessant’anni di rock italiano” e rappresenta una sorta di ponte fra i pionieri della prima ondata rock’n’roll che scosse il nostro Paese a partire dalla fine degli anni ’50 (Celentano, Tony Dallara, I Campioni, Battiato, Tenco e Jannacci) e i protagonisti dell’ultima edizione del concorso.
-
il 12 dicembre a Milano
Il 2018 volge ormai al termine e, proprio poco prima delle feste, arriva l’occasione per tornare su un palco, abbracciare qualche amico e celebrare tutti insieme il percorso che ognuno ha fatto in questi dodici mesi.
L’appuntamento è mercoledì (12 dicembre) alle 21.15 al Legend Club di Milano, in occasione della presentazione della nuova compilation di Rock Targato Italia. Oltre a me ci saranno Alia, Jack Anselmi, Massimo Francescon, Andrea Devis, Lo Stato Delle Cose, Paolo Pelizza, Massimiliano Morelli, Gio Manzoni e Marco Bilico. Canzoni, racconti, poesie, ricordi, dipinti e soprattutto tanti volti amici.
Sarà una vera festa all’insegna dell’arte, della condivisione e della contaminazione artistica.[clicca qui per leggerre il comunicato con tutti i dettagli]
-
chiacchierando con gli Inside The Hole
Giunge all’ultima tappa il mio giro di chiacchierate con i protagonisti dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Concludiamo con gli Inside The Hole, band siciliana con una passione enorme per il rock’n’roll più puro e americano. L’articolo è come sempre pubblicato su IlGiornaleOff.
-
gli ascolti di dicembre 2018
Se nell’articolo dedicato ai consigli musicali di novembre si era parlato di rabbia, in questo dicembre in cui il gelo si fa sempre più penetrante mi piace pensare che il trait d’union fra gli album da ascoltare possa essere la purezza. Così, nella mia rubrica mensile sul sito di Rock Targato Italia, ho parlato dei nuovi dischi di Caso, Roberto Casanovi e Remida.
-
chiacchierando con i Blank
Ammetto che, a livello di gusto personale, ho sempre guardato con un pizzico di diffidenza i musicisti italiani che cantano in inglese. I Blank però sono stati una bella sorpresa: hanno un suono affascinante, delle belle idee e soprattutto un approccio intelligente, consapevole e costruttivo. La chiacchierata con loro per l’intervista pubblicata oggi su IlGiornaleOff si è rivelata piacevole e interessante.
-
chiacchierando con i VxA
Come ogni venerdì, ritorna la rubrica su IlGiornaleOff con le mie interviste ai protagonisti dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Questa volta ho fatto due chiacchiere con i VxA Rockband: gruppo piemontese con i piedi ben piantati per terra autore di un rock concreto e onesto.
-
Luca Barachetti e il suo fuoco
Luca Barachetti lo conosco ormai da diversi anni e l’ho sempre considerato un interlocutore profondo e mai banale, oltre che un vero artista della parola. Recentemente ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Fuoco prendi tutto”: un lavoro affascinante, doloroso e pregno di materia che parte da alcuni frammenti di Eraclito per riflettere sull’essenza stessa dell’essere umano.
Sul sito di Rock Targato Italia è possibile leggere un’intervista in cui mi sono fatto raccontare dallo stesso Luca qualcosa in più su questo suo nuovo lavoro. -
chiacchierando con i Rollig Carpets
La prima cosa che ho pensato vedendo i Rolling Carpets è che, pur con tutte le differenze di sonorità, il loro cantante ha l’energia, le movenze e la follia del Morgan degli esordi. Qualche giorno fa ho fatto due chiacchiere proprio con il diretto interessato dopo l’esperienza del gruppo sul palco di Rock Targato Italia e ne è uscita una breve intervista disponibile su IlGiornaleOff.
-
come se fosse tutto un cliché
Il lancio di “Cliché” è stato complicato da qualche problema tecnico che ha bloccato i server per qualche ora proprio poco dopo la pubblicazione del racconto. Forse era destino che andasse così: parliamo di un racconto, per sua natura, arreso e indolente, per cui il varo non poteva certo essere accompagnato dai fuochi d’artificio.
Il fatto è che sono stanco della retorica del “non mollare mai”. È umano anche arrendersi, a volte. È umano non sapere più che direzione prendere, in alcuni frangenti. È umano finire col lasciarsi vivere, in certi momenti. È umano sentirsi sconfitti, logori o confusi. E forse “non mollare” significa prima di tutto riuscire a galleggiare su quei momenti complicati, piuttosto che nutrirsi sempre di entusiasmi di plastica.
“Cliché” parla esattamente di questo. Dopotutto di storie di eroi è già pieno il mondo: in questa serie di racconti mi sembra giusto continuare a dare voce a personaggi semplicemente umani. -
scarica gratis “Cliché”
Da oggi è possibile leggere e scaricare “Cliché“, il nuovo racconto della serie Storie Contromano. Si tratta di una storia disillusa e disarmata che si nutre del senso di disorientamento di un uomo in crisi profonda con se stesso che cerca di fare i conti con il tramonto dei propri sogni e la resa incondizionata alla consapevolezza della propria fragilità.
-
chiacchierando con i The Fool
Continuano sulle pagine de IlGiornaleOff le mie chiacchierate con gli artisti protagonisti dell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Questa volta ho intervistato i The Fool, band pop lombarda che, oltre a un live d’impatto che gli è valso il premio del pubblico, sembra avere una grande determinazione e le idee chiare sul percorso che intende seguire per andare all’assalto del mainstream.