Categoria: storico

  • gli ascolti di marzo 2018

    Continua la mia rubrica mensile dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia.
    Questa volta si spazia fra folk, rock e pop parlando degli album di Nuju, Casablanca e Francesca Michielin.

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    gli ascolti di marzo 2018
  • scarica gratis “Fischio finale”

    Fischio finale”, il primo racconto della serie StorieContromano, è disponibile da oggi in download gratuito su questo sito.
    Il racconto dà voce ai pensieri di un umanissimo antieroe del calcio di provincia negli ultimi istanti prima di scendere in campo per quella che sarà la sua ultima partita. I pensieri di uno dei tanti che, almeno agli occhi distratti del mondo, non ce l’hanno fatta.

    scarica gratis “Fischio finale”
  • partenza contromano

    Nell’ultimo anno ho scritto alcune nuove storie, tutte diverse fra loro ma accomunate dal dare voce a personaggi vivi e umani come tutti noi, con tutti i pregi e i limiti che questo comporta. Personaggi che cercano, ognuno a proprio modo, di fare i conti con se stessi o con il mondo che li circonda.
    Queste storie sono diventate una serie di racconti brevi che, a partire dalla prossima settimana, inizieranno a essere pubblicati gratuitamente su questo sito. Usciranno uno per volta, con cadenza irregolare ma comunque non più di uno al mese, per poter dedicare a ognuno la giusta cura.
    Ho scelto questa formula perché mi piace pensare a questo progetto come un vero e proprio cammino in cui i personaggi mi verranno incontro via via senza che nemmeno io sappia dove si andrà a finire, ma anche perché mi sembra giusto che queste storie non abbiano un prezzo e che si stacchino da ogni dinamica editoriale per poter essere raggiunte da chiunque vorrà dedicargli qualche minuto di attenzione.
    Il nome di questo nuovo percorso è “Storie contromano” e il primo racconto sarà pubblicato il 7 marzo.
    Ad accompagnarmi in questo nuovo inizio ci sarà ancora una volta l’ufficio stampa Divinazione.

    partenza contromano
  • fallimenti digitali

    Ogni sorso un ricordo”, il progetto musicale che ho realizzato un paio di anni fa grazie alla collaborazione con Miky Marrocco, non è più disponibile su Spotify e sulle altre piattaforme di streaming a causa del fallimento della società che ne curava la distribuzione digitale. La cosa mi dispiace e spero che in futuro troveremo altre strade per ridare all’album la massima diffusione. Nel frattempo tutti i brani sono comunque sempre ascoltabili su YouTube.

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    fallimenti digitali
  • l’atto meno politico è il voto elettorale

    In questa democrazia l’atto meno politico è il voto elettorale” ha scritto qualche  giorno fa il bravissimo giornalista Sebastiano Caputo. Personalmente credo sia la cosa più sensata che si sia sentita in questi giorni di isteria elettorale.
    Se negli anni ’90 si diceva “voti ogni volta che fai la spesa”, oggi il discorso è ancora più ampio e si vota ogni volta che si prende in mano il proprio cellulare o che si mette il naso fuori di casa. Oggi ogni click su un social network è un voto: guardare un determinato video o commentare un determinato post significa dargli visibilità all’interno dei vari algoritmi e di conseguenza spingere una certa visione del mondo o una certa sensibilità piuttosto che un’altra. Uscire di casa per partecipare a un evento di qualunque tipo significa dargli rilevanza e, di conseguenza, permettere o meno di continuare a esistere alle idee e all’approccio umano che quel tipo di evento può rappresentare. E ovviamente, sia nel primo caso che nel secondo, non parlo necessariamente di cose che abbiano un contenuto politico: anche il modo in cui si affrontano i discorsi più leggeri e quotidiani fa una differenza enorme.
    Nel pantano politico di oggi in cui i partiti (nessuno escluso) non generano idee ma si limitano a inseguire il consenso della massa mentre le decisioni che contano vengono prese altrove, questa miriade di voti che diamo di continuo hanno infinitamente più peso della crocetta che si andrà (o non si andrà) a mettere su una scheda elettorale. Imparare a gestire tutti questi voti in modo costruttivo e consapevole resta l’unica vera speranza di poter creare delle alternative, formare delle coscienze a misura di ciò che siamo e, col tempo, condizionare seriamente anche la politica. Il resto purtroppo è solo fumo venduto a carissimo prezzo.

    l’atto meno politico è il voto elettorale
  • consigli musicali di febbraio

    Prosegue la rubrica mensile sul sito di Rock Targato Italia in cui consiglio tre uscite discografiche recenti.
    Questa volta ho scelto di parlare di Paolo CattaneoDunk Priscilla Bei.

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    consigli musicali di febbraio
  • attraverso noi

    Un ragazzo nudo steso su un lettino con degli elettrodi attaccati al petto, una serie di personaggi che si alternano accanto a lui per raccontargli delle storie, e un pubblico raccolto tutt’attorno che, attraverso delle cuffie, ascolta quelle stesse parole accompagnate dal battito del cuore del ragazzo: questo è stato, in sintesi, “Attraverso noi”, la performance ideata da Kevin Bellò all’interno dell’Arcade Festival e realizzata insieme ai ragazzi di Allineamenti a cui ho avuto il piacere di dare il mio piccolo contributo.
    E’ stato davvero un grande piacere aprire la serie delle letture con un mio racconto, e credo ne sia uscita una performance molto intima, sussurrata ma al tempo stesso intensa. Recitare accompagnato dal battito del cuore di chi ti ascolta è un’esperienza che ti proietta in un’altra dimensione.
    In questi giorni sto anche definendo quello che sarà il mio futuro prossimo. Nel frattempo domenica (11 febbraio), alle 19.00, farò da moderatore a un incontro intitolato “Pandora in poi andrà meglio?” che si terrà a Milano al Ligera (viale Padova 133). Con me sul palco ci saranno Massimiliano MorelliFrancesco Caprini e Paolo Pelizza, più alcune incursioni musicali del bravo Jack Anselmi. Partiremo dal nuovo libro di poesie dello stesso Morelli, che dà anche il titolo all’evento, per discutere di linguaggi espressivi del passato e del futuro.

    attraverso noi
  • fra gnocchi e lasagne

    Forse l’ho già detto in passato: proprio non ce la faccio a raccontare le cose in tempo reale, senza prima metabolizzarle, come l’era dei social sembra imporre.
    L’evento di venerdì scorso al Cinema Gloria mi ha divertito molto: mischiare musica, letteratura e cucina ha creato un’atmosfera estremamente amichevole, ed è stata un’esperienza intrigante riadattare al tema della serata uno dei miei racconti.
    Sabato (3 febbraio) alle 20.00 sarò nuovamente a Como, al Chiostrino Artificio, ancora una volta insieme ai ragazzi di Allineamenti, per portare un mio piccolo contributo a una performance artistica molto particolare che si terrà all’interno del festival Arcade: una due giorni creativa e fuori dagli schemi dedicata alle varie forme d’espressione e all’iterazione fra artista e spettatore. Sarà anche questa volta una sfida affascinante.

    fra gnocchi e lasagne
  • non si parla con la bocca piena

    Il 2018 sembra essere iniziato, come per buona parte della popolazione italiana, all’insegna dei malanni di stagione. Ora però è tempo di scuotersi dal torpore e iniziare a scaldarsi raccontando nuove storie.
    Domani (venerdì 26 gennaio) avrò il piacere di essere insieme ai ragazzi di Allineamenti sul palco del Cinema Gloria di Como (via Varesina, 72) per una serata molto particolare intitolata “Non si parla con la bocca piena”. Si tratta di un vero e proprio show-cooking in cui il lavoro ai fornelli de La Cucina Clandestina sarà interrotto da alcune incursioni musicali e letterarie a tema fra cui anche una mia breve performance inedita. Il tutto si concluderà poi mangiando tutti insieme gli gnocchi cucinati durante la serata.
    Si inizia verso le 21 e il costo dell’ingresso è di 8 euro con inclusi gli gnocchi.

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    non si parla con la bocca piena
  • Filippo Gatti e Giulio Casale

    Torniamo a raccontare anche di musica.
    L’ultimo scampolo del 2017 ci ha regalato il ritorno discografico di due artisti preziosissimi: Filippo Gatti Giulio Casale. Ne parlo e ne consiglio l’ascolto in un articolo pubblicato sul sito di Rock Targato Italia.

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    Filippo Gatti e Giulio Casale
  • anno nuovo, sito nuovo

    La prima piccola novità del 2018 è che ho finalmente dato una rinfrescata alla veste grafica di questo sito e rimesso un po’ in ordine i contenuti delle varie pagine ripescando anche qualche vecchio ricordo. Sullo sfondo ora c’è un selciato di pavé che è sempre un terreno affascinante su cui posare i piedi per muovere prossimamente qualche nuovo passo.

    anno nuovo, sito nuovo
  • inizio 2018

    Eccoci qui. Dopo qualche giorno di relax, ripartiamo.
    Questa volta ho preferito evitare i classici bilanci di fine anno: mi sembrava troppo complesso farne, in un’annata in cui da un lato si sono silenziosamente chiusi dei capitoli importanti e dall’altro ho praticamente iniziato a reimparare a scrivere.
    Dal 2018 mi piacerebbe avere una bella ondata di sano e travolgente caos. Credo sia necessario.

  • quindici anni senza il signor G.

    L’1 gennaio di quindici anni fa ci lasciava Giorgio Gaber.
    Credo sia scontato sottolineare quanto manchi, in quest’epoca di risposte facili e finti intellettuali di regime, una mente così lucida, scomoda e fuori dalle logiche dominanti del politicamente corretto, ma proprio per questo è tremendamente necessario ricordarlo e soprattutto tornare a immergersi nelle sue parole e fare i conti il suo modo spietato di analizzare la realtà.
    Chissà cosa direbbe il signor G. del mondo di questo neonato 2018…

  • Buon Natale!

    Il Natale è un’opportunità privilegiata per meditare sul senso e sul valore della nostra esistenza” disse tempo fa una persona molto saggia.
    Credo che quest’anno si avverta più che mai nell’aria l’esigenza di respirarlo, assaporarlo e viverlo fino in fondo per quello che è, il Natale. Dunque auguro a tutti, di cuore, delle Feste serene piene di calore e di cose belle.
    Buon Natale!

    Buon Natale!
  • compilation Rock Targato Italia 2017

    E’ uscita su tutte le piattaforme di musica digitale la nuova compilation di Rock Targato Italia.
    Anche quest’anno ho avuto modo di seguire da vicino diverse fasi del concorso oltre che di accompagnare la preparazione della compilation scrivendone la presentazione per la cartella stampa, per cui ascoltarla per intero su Spotify è davvero una bella sensazione.
    Dentro c’è un sacco di musica che spazia fra la canzone d’autore e il rock in tutte le possibili sfumature e varianti. Consiglio di dargli un ascolto soprattutto perché, accanto ad alcuni artisti già noti, ci sono diverse realtà interessantissime che meritano di essere scoperte.

    La compilation, come detto, è disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di musica elettronica.
    questo link invece è possibile leggere il comunicato con la mia presentazione del progetto.

  • autoproduzioni da ascoltare

    Dicembre è tipicamente il mese in cui i negozi di dischi si riempiono di pomposi box celebrativi e inutili riedizioni “deluxe” di qualunque cosa. Per reazione, sul sito di Rock Targato Italia consiglio tre album assolutamente autoprodotti che in quest’ultimo periodo ho trovato decisamente meritevoli: Elettronoir, Roberto Casanovi e Andrea Cassetta.

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    autoproduzioni da ascoltare
  • Il respiro delle parole

    All’interno dell’antologia “Il respiro delle parole“, curata da Marzia Carocci, è presente un mio raccontino intitolato “Ginkgo biloba“. Si tratta di un racconto brevissimo che parte da un minuscolo frammento di dialogo sul vento e le spore delle piante per riflettere sui piccoli dettagli del tutto imprevedibili che possono scombinare un’intera esistenza. O almeno così credo.
    Il dialogo di partenza richiama direttamente una delle scene finali del mio romanzo “Suonando pezzi di vetro“.
    L’antologia è disponibile sul sito dell’Associazione Culturale Amici di Marzia Carocci.

    Il respiro delle parole
  • dieci anni sul palco

    Il 28 novembre di dieci anni fa, presentando “Tutto passa invano”, salivo per la prima volta su un palco per raccontare le mie storie. Il palco era quello del Goganga di Milano e con me c’erano i Dilaila, che avevano accompagnato una parte significativa di una mia vita precedente e che mi faceva piacere avere accanto in quel momento.
    Di quella serata ricordo soprattutto che ero tesissimo, impacciato e del tutto incapace di gestire le emozioni, anche se in quello che tentavo di fare c’erano già alcune delle spore di ciò che ho poi sviluppato negli anni successivi.
    Da allora, nel corso di questi dieci anni, si sono susseguiti un centinaio di eventi, di cui 41 dopo l’uscita dell’ultimo romanzo. Credo di avere lavorato moltissimo, da allora, per trovare una mia dimensione sul palco e sono sicuro che in questi ultimi anni raccontare le mie storie davanti a un pubblico sia stata la cosa che mi ha dato il maggiore senso di libertà e mi ha fatto sentire maggiormente vivo. Ancora più della scrittura in sé.

    dieci anni sul palco
  • Firenze lo sai

    Passeggiando per Firenze mi rendo conto che, alla sesta volta in cui mi capita di passare dal capoluogo toscano negli ultimi anni, ci sono strade che iniziano ad apparirmi familiari e, allo stesso modo, mi sono ormai familiari molti dei volti che frequentano abitualmente gli incontri artistici organizzati da Marzia Carocci sempre immersi in un’atmosfera piacevolmente caotica.
    Era tanto che non mi capitava di dover preparare una nuova performance che non fosse legata ai brani che mi hanno accompagnato durante i tanti spettacoli fatti portando in giro “Alice”, e devo dire che farlo mi ha trasmesso davvero delle sensazioni positive e mi ha lasciato delle belle emozioni.
    Firenze mi ha accolto anche questa volta in modo estremamente sereno, ma soprattutto è stato bello riabbracciare vecchi amici e ritrovare, oltre alla stessa Marzia, la gentilezza di Annamaria Dulcinea Pecoraro, la simpatia del grande Roby Bruno, l’umiltà del bravissimo Alfredo Biagini (Il Bottega) e confrontarsi con poetesse come la sempre solare Hebe Munoz o la spontanea Enza Spagnolo così come con narratori come il carismatico Daniele Locchi o il giovane irrequieto VantaBlack.

    Firenze lo sai
  • tradizioni autunnali

    Anche nei momenti di relativo silenzio ci sono inviti che non si possono rifiutare. E’ il caso, per quanto mi riguarda, dell’annuale incontro artistico organizzato da Marzia Carocci a Firenze che per me è ormai diventato una vera tradizione.
    Dunque, domenica (19 novembre) sarò ancora una volta ospite di Marzia e della sua associazione al Circolo Vie Nuove di Firenze. Sarà come sempre un grande punto di incontro fra poeti, scrittori, pittori e artisti di ogni genere, con una miriade di brevissime performance, presentazioni e letture che si susseguiranno per tutto il pomeriggio (si inizia alle 15 e il tutto dovrebbe concludersi verso le 20).
    All’interno dell’incontro sarà presentata anche una nuovissima antologia curata dalla stessa Marzia Carocci che s’intitola “Il respiro delle parole” e contiene, fra le altre cose, anche un mio brevissimo racconto.

    tradizioni autunnali

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