Categoria: storico

  • libro del momento su Aphorism

    Il portale letterario Aphorism.it segnala oggi, in prima pagina sul proprio sito, “Alice” come “libro del momento”, rilanciando la recensione scritta da Annamaria Dulcinea Pecoraro.

    libro del momento su Aphorism
  • cinque anni fa

    Esattamente cinque anni, al Bloom​ di Mezzago (MB), presentavo per la prima volta “In fondo ai suoi occhi”, uscito la settimana precedente per Falzea Editore​: forse il mio libro più asciutto e, al tempo stesso, quello che si distacca di più da ciò che è stato finora il mio percorso.
    Credo sia un lavoro in cui, insieme alla fotografia molto dettagliata dell’animo della protagonista, ho lasciato filtrare anche una buona dose di rabbia verso alcuni aspetti del mondo che non hanno mai smesso di infastidirmi. O forse ho solo scavato a fondo un’inquietudine che era già insita nel personaggio di Elisabetta finendo con l’arrivare proprio a quello stesso punto.
    Oggi credo sia quasi naturale cercare un paragone fra Elisabetta, il personaggio principale di quel romanzo, e la protagonista di “Alice”, e personalmente sono convinto che si tratti di due giovani donne che hanno molto in comune, anche se è evidente che, a un certo punto, decidono di cercare le proprie risposte su traiettorie opposte e forse, proprio per questo, entrambe mi odierebbero per questa considerazione.
    Dove sia ora Elisabetta e cosa stia facendo davvero non lo so. Anzi, se qualcuno ha notizie di lei, la saluti da parte mia. Per quanto mi riguarda posso solo augurarle di avere in qualche modo trovato la serenità che cercava. Però un po’ mi dispiace avere sempre la sensazione di avere dedicato a quel libro, una volta pubblicato, meno attenzioni di quanto avrebbe meritato. Forse ho forzato troppo i tempi. Forse c’erano altri discorsi che dovevo chiudere, prima di buttarmi davvero su un romanzo di quel tipo.

    cinque anni fa
  • errori cromatici

    Ammetto che mi crea un filo di disagio il fatto di vedere, a volte, “Alice” nella sezione “romanzi rosa” di qualche libreria.
    Lo so che è comodo catalogare come “rosa” qualunque storia parta da un rapporto travagliato fra due persone legate da qualcosa che ha in qualche modo a che vedere con l’amore, ma so anche che chi ha letto il romanzo ha capito benissimo che, per quanto gli aspetti sentimentali della vicenda con tutta la simbologia che si portano dietro stiano molto a cuore anche a me, il rapporto fra Alice e Francesco è, sotto molti aspetti, soprattutto l’alibi per tracciare un ritratto umano molto profondo di due soggetti fuori tempo nati per errore in quest’epoca confusa in cui l’accontentarsi di stare “dalla parte giusta” evitando di farsi troppe domande sembra essere diventato il comandamento principale.
    Mi è capitato spesso, negli ultimi mesi, di aprire qualche giornale e rendermi conto di quanto Alice e Francesco, con la loro totale imperfezione, le loro contraddizioni, la loro purezza, la loro assoluta coerenza e il loro non riuscire a smettere di scavare dentro a se stessi e a ciò che li circonda cercando il proprio posto nell’universo, siano in assoluta controtendenza rispetto alla piega che sta prendendo il mondo in questi anni. Ed è anche per questo che sono orgoglioso di avere raccontato la loro storia.
    Lasciamo dunque perdere il rosa, per favore: al massimo pensiamo a un’infinita serie di chiaroscuri.

    errori cromatici
  • storie vecchie

    Un po’ di anni fa, quando ero molto più giovane e un pochino più illuso, mi ritrovai, per troppo spirito d’avventura, a gestire per un breve periodo una piccola etichetta discografica che si chiamava Ilrenonsidiverte.
    Esattamente 10 anni fa uscivano “Bailamme generale” dei Gea e “Musica per robot” dei Dilaila, le prime due produzioni di quest’etichetta a cui seguirono, circa un anno e mezzo dopo, “Lucida” di Giuliano Dottori e “Lo sguardo al cielo” degli Anonimo FTP, poi l’avventura volse alla sua naturale conclusione.
    E’ da qualche giorno che il mio spirito autoreferenziale mi suggerisce di scrivere due righe su questo decennale ma, più ci penso, più mi rendo conto di avere davvero poco da dire a riguardo: credo siano stati i due anni della mia vita in cui ho corso di più, dormito meno e capito meno di ciò che mi accadeva attorno. Però è stata senza dubbio un’esperienza che mi è servita a capire moltissime cose sul mondo in generale e, tornando a riascoltare le nostre produzioni, penso che, nonostante una valanga di nostre ingenuità, abbiamo fatto alcune cose davvero buone.
    Mi ricordo anche che fu in quell’autunno del 2005, proprio tornando dal Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza dove avevamo presentato quei primi due dischi dando spettacolo con coroncine di cartone e svariate casse di vino, che ho concepito, per colpa -tanto per cambiare- di una forte nevicata arrivata in anticipo e di un camion ribaltato sulla A14, un raccontino intitolato “Tutto passa invano”. Anche se all’epoca non immaginavo che solamente due anni dopo, proprio nel tentativo di rimettermi in discussione dopo la chiusura di quel capitolo della mia vita, quel racconto avrebbe dato titolo al mio primo libro.

    storie vecchie
  • a nudo

    Dovrei riordinare le idee: tre serate consecutive piene di musica e incontri come quelle trascorse alle finali di Rock Targato Italia finiscono col lasciarti abbastanza stordito. Però ne è assolutamente valsa la pena.
    Sono tanti i motivi per cui tenevo particolarmente a questa mia esibizione ospite delle finali del concorso, ma fra questi c’è sicuramente il fatto che si tratta di un contesto importante che, in un modo o nell’altro, fa parte anche della mia storia personale fin da quando, intorno a metà anni ’90, compravo le compilation della manifestazione scoprendo sempre un sacco di musica nuova. Forse anche per questo, sul piano emotivo, ho sentito molto l’evento e, per reazione, ne è uscita un’esibizione catartica dall’approccio decisamente sfrontato. Ne avevo davvero bisogno.
    Anche al di là della mia partecipazione però sono state tre serate davvero piacevoli, con una bella atmosfera e diverse novità interessanti fra i gruppi in concorso. Mi sento di citare soprattutto i Gavrilo Princip, che mi hanno colpito molto con una scrittura rock incisiva con le giuste dosi di intelligenza e ironia, ma anche il fascino pop di Medì, la follia electro-punk dei Blue Parrot Fishes e la sensibilità introspettiva dei Sendorma, giovanissimi ma in prospettiva davvero promettenti. Ma voglio ricordare anche gli Sfigher, sempre coinvolgenti, e la personalità dei Phantorama, tanto per fare qualche altro che credo valga la pena tenere d’occhio.

    a nudo
  • belle domande senza risposta

    Cercando su Youtube video delle passate edizioni delle finali di Rock Targato Italia si finisce con l’imbattersi in esibizioni storiche di Ligabue, di Eugenio Finardi, dei Timoria, dei Litfiba, dei Diaframma e di mille altri, tutti passati su quel palco come ospiti del concorso. E’ chiaro che dagli anni ’90 a oggi sono cambiate fin troppe cose ma ciò non toglie che, pensando che quest’anno al loro posto ci sarò io, qualcuno potrà domandarsi: “ma che c’entra Roberto Bonfanti con tutta questa schiera di grandi nomi?”
    Non so se esista una risposta a questa domanda, però è davvero un grandissimo onore esserci e poter lasciare la mia piccola impronta in una storia lunga ormai trent’anni, anche perché credo di essere il primo non musicista a esibirsi come ospite all’interno della manifestazione, per cui non posso che ringraziare in anticipo Francesco Caprini e Franco Sainini di Divinazione Milano per questa magnifica opportunità.
    Le finali di quest’anno si terranno al Legend Club di Milano dal 28 al 30 settembre. Ogni sera ci saranno 6 gruppi in concorso più un ospite. Io sarò lì come giurato tutte le sere e martedì 29 sarò ospite sul palco portando in scena qualche scheggia del mio spettacolo dedicato ad “Alice”. Sarà un’esibizione breve ma credo piuttosto intensa.
    Tutti i dettagli si possono trovare sul sito della manifestazione: http://bit.ly/1VaOWK5ù

    belle domande senza risposta
  • dopo la festa

    Alla fine, complice il fine settimana, il pdf del romanzo è rimasto in download gratuito molto più delle 24 ore previste e sono tante le persone che l’hanno scaricato. Spero che molti di voi avranno tempo e modo di leggerlo ed affezionarsi ai miei “due piccoli stupidi”.
    Quanti non hanno fatto in tempo a scaricarlo gratis possono sempre reperirlo, sia in ebook che in formato fisico tradizionale, sul sito di Edizioni del Faro oppure su Amazon o su qualunque altro negozio on line, inclusi Google Play, Ibs e tutti quanti gli altri, o possono chiedere di ordinarlo al proprio libraio di fiducia.

  • sei mesi di “Alice”

    “Alice” compie oggi sei mesi di vita.
    Per celebrare questa piccola ricorrenza, invece di avventurarmi in noiose riflessioni, ho pensato di regalarlo. A questo link, solo per le prossime 24 ore o poco più, potete #scaricare #gratis il pdf con il romanzo completo: http://bit.ly/1DDHzCw
    Colgo l’occasione anche per ringraziare le persone che mi hanno aiutato a prendermi cura di “Alice” in questi suoi primi sei mesi di vita e che continueranno a farlo anche in futuro: in primis l’ufficio stampa Divinazione ed Edizioni del Faro.

  • finali di Rock Targato Italia 2015

    Un piccolo aggiornamento: dal 28 al 30 settembre a ‪Milano‬ si terranno, al Legend Club, le finalissime nazionali di Rock Targato Italia. Io sarò lì tutte e tre le sere come giurato, ma soprattutto martedì 29 avrò il piacere di essere ospite sul palco e far rivivere un pezzetto di “Alice” con il mio reading. Seguiranno tutti i dettagli…

  • poi viene settembre…

    L’estate dello scorso anno ricordo di averla passata completamente assorto in una delle ultime stesure di “Alice”, rapito dall’ansia di quegli ultimi ritocchi che mi sembravano non portare mai al risultato che volevo. C’era sempre una sensazione che mi sembrava non essere a fuoco come avrebbe dovuto. C’era sempre qualcosa di troppo o qualcos’altro che mancava. Poi, con l’avvicinarsi dei primi freddi, anche gli ultimi tasselli hanno trovato il proprio posto.
    Quest’anno invece sono riuscito a passare delle ferie estremamente tranquille, lontano dalla scrittura e dai pensieri. Ho anche rivisto posti che non vedevo da quando ero bambino e, dopo una serie di mesi intensi sia fisicamente che emotivamente, era davvero necessario, staccare per un po’ la spina da tutto quanto e dedicarmi solo a me stesso.
    Ora conto di riprendere piano piano in mano tutte le cose lasciate in sospeso, anche perché so che il percorso di “Alice” ancora non si è concluso e il desiderio di continuare a far vivere quella storia non è ancora sazio. Ma senza fretta. Con i giusti tempi. Tanto si sa che le cose più belle succedono sempre in inverno.

    poi viene settembre…
  • recensione su Ritratti Di Note

    Anche in piena estate qualcuno si lascia affascinare da “Alice”. E’ il caso del web-magazine Ritratti di note, che ha pubblicato oggi una recensione a firma di Raffaella Sbrescia che definisce il romanzo come “un doppio autoritratto in cui il quotidiano vivere porterà a rispondere anche ai quesiti più scomodi.”

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  • Treviso (non) è una pura coincidenza

    Domenica sono stato a ‪Treviso‬ per il concerto d’addio degli Estra, ed è dall’istante in cui ho rimesso piede a casa che cerco, senza riuscirci, di scrivere due parole a riguardo. Sarà che con gli addii, come certi personaggi dei miei romanzi, ho sempre avuto un rapporto complesso. Sarà che lascia una certa malinconia vedere una storia musicale così importante chiudersi pur dimostrando di avere ancora molto da dare. Sarà che non è mai facile fare i conti con la scelta di amarsi per l’ultima volta nel modo più sfrontato per poi separarsi definitivamente e lasciare che la vita prosegua portando ognuno lungo la propria strada. O sarà che sto già cadendo nel retorico smielato e non so se mi va.
    Dunque rinuncio all’idea di scrivere qualcosa di razionale e mi limito a ringraziare Giulio Casale e il resto della band per quello che mi hanno dato con le loro canzoni in tutti questi anni, per la purezza e l’onestà con cui hanno saputo incarnare in modo magnificamente poetico e incisivo il senso di smarrimento di tanti ragazzi “nati in mezzo al niente”, per le tante volte in cui mi sono rifugiato nello stridore delle loro chitarre e nella forza delle loro parole, per le notti in cui da ventenne mi è capitato di inseguire Giulio dopo qualche concerto per scambiare due battute e rompergli i coglioni con le mie poesiole di quegli anni, per come anche in quest’ultimo concerto hanno saputo farmi tornare diciassettenne per un paio d’ore, per i tanti ricordi che mi legano al loro mondo, e anche per quell’ultimo momento di commozione condiviso con tanta gente mentre domenica salutavano il loro pubblico per l’ultima volta.
    Buona vita a voi, “nordest cowboys”!

    Treviso (non) è una pura coincidenza
  • liste estive

    Con un ritardo ben oltre il tempo massimo scopro che due anni fa, in occasione della partenza del Giro d’Italia, la notissima rivista Panorama aveva pubblicato un articolo in cui segnalava cinque romanzi influenzati, in qualche modo, dal fascino del ciclismo e che, accanto a mostri sacri come Vasco Pratolini e Gianni Brera, aveva inserito il mio “L’uomo a pedali”.
    Ovviamente la cosa non può che farmi sentire onorato.

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    Inoltre il blog letterario Prime Impressioni ha recentemente pubblicato un post in cui consiglia ai propri lettori dieci libri da leggere durante le vacanze per un’estate fuori dagli schemi. Fra questi ha inserito anche “Alice”, che descrive come un romanzo “che racchiude tutti i pensieri, le sensazioni e le incertezze del mondo dei trentenni di oggi”.

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    liste estive
  • recensione su Deliri Progressivi

    La vita è una successione di eventi e di storie che si intrecciano nel tempo“: si apre con questo pensiero, la bella recensione di “Alice” pubblicata oggi sul portale Deliri Progressivi a firma di Dulcinea Annamaria Pecoraro.
    L’articolo è accompagnato anche da una serie di belle foto scattate durante lo spettacolo a Firenze.

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    recensione su Deliri Progressivi
  • le due giornate fiorentine

    Nelle mie due giornate fiorentine credo di avere speso una cifra incalcolabile in granite e bevande rinfrescanti: il caldo di questi giorni tende a rallentare persino i pensieri e rende faticoso anche viaggiare, ma ne è senza dubbio valsa la pena.
    Ho sempre pensato che poter girare l’Italia raccontando le proprie storie e incontrando sempre nuove persone sia già di per sé una grandissima fortuna. Quando capita poi di poterlo fare nel cuore di una delle città più ricche di fascino e storia al mondo, su un palchetto da cui si gode di una vista memorabile, e di fronte a un pubblico affettuoso e attento, allora la fortuna diventa ancor più un privilegio.
    E’ stato davvero un onore poter inaugurare, accompagnato dagli interventi precisi e puntuali di Dulcinea Annamaria Pecoraro, la stagione libraria de “La Casetta Del Buon Vino”.

    le due giornate fiorentine
  • fiumi d’arte

    Non sono mai stato un animale estivo: il caldo, le canzoncine da spiaggia e le grigliate rumorose tendono ad acuire i miei momenti di misantropia così, il più delle volte, in estate vado in letargo. Quest’anno però ho una storia importante da raccontare e mi è stata offerta l’occasione di farlo in un contesto molto bello così, prima di rifugiarmi nel mio ritiro estivo, domenica (5 luglio) farò un salto a Firenze dove, alle 18.00, tornerò a dare vita a un pezzetto di “Alice” in piazza Demidoff, sul palchetto all’aperto de “La Casetta Del Buon Vino“, all’interno della rassegna “Fiume d’arte” organizzata da Deliri Progressivi.
    Inoltre, esattamente 24 ore prima dell’evento (sabato 4 luglio alle ore 18.00), sarò in diretta sulle frequenze della web radio Radio Napoli Emme Live per una breve intervista.

    fiumi d’arte
  • gli anni…

    Poi una mattina ti svegli e il calendario ti dice che i tuoi anni sono trentacinque. Allora, guardandoti attorno con un pizzico d’incredulità, ti domandi: «Trentacinque? Ma non erano venti (o diciotto o quindici) solo un attimo fa? Non starà evaporando un po’ troppo in fretta, il tempo?» Ma in fondo sai che è giusto così e che in questi anni spesi in apnea rincorrendo te stesso, nonostante qualcosa di prezioso smarrito lungo il percorso, hai realizzato cose belle che probabilmente nemmeno immaginavi di poter fare davvero, e puoi brindare sereno a tutta la strada fatta e a quella ancora da fare.

    gli anni…
  • quando attraverso il ponte

    E’ sempre bello immergersi in un ambiente vivo e creativo, e fa sempre piacere vedere giovani artisti provenienti da esperienze diversissime fra loro mettere da parte i rispettivi egoismi per provare a confrontarsi in modo molto umile e diretto, lasciando fluire nuove idee e nascere nuove amicizie. La giornata con Rock Targato Italia al Rock Village di Scandiano (RE) è stata esattamente così: un’esperienza molto positiva anche grazie a un ambiente costruttivo, una splendida accoglienza da parte di tutti e diversi piacevoli nuovi incontri.
    Approfitto per segnalare che mercoledì (3 giugno) “Alice” sarà protagonista del format radiofonico “Due minuti un libro“. Si tratta di una trasmissione che racconta un romanzo in soli due minuti e che viene messa in onda, in orari diversi, da un’enorme rete che coinvolge ben 130 emittenti radiofoniche sparse in tutta Italia. L’elenco completo delle radio coinvolte e dei singoli orari di messa in onda è disponibile sul sito della trasmissione.

    quando attraverso il ponte
  • e l’uomo della Chevron

    In questi giorni ho l’impressione di vivere tre vite contemporaneamente. Tutte ugualmente incasinate. E con un altro paio ferme in stand-by.
    Il Laus Books and Comics​ di Lodi è stato un’esperienza piacevole: una giornata passata in un ambiente molto tranquillo e cordiale, con diversi incontri simpatici e una presentazione informale all’interno della quale c’è stato molto più spazio per il dialogo con il pubblico rispetto al mio solito.
    Per non perdere l’abitudine di saltare da un estremo all’altro, domenica (31 maggio) chiuderò questa seconda parte del tour dedicato ad “Alice” in un contesto decisamente più rock: all’interno della giornata organizzata per le finali emiliane di Rock Targato Italia​ al Rock Village di Scandiano (RE). Il tutto inizierà verso le 16.30 e la mia esibizione dovrebbe essere una delle prime in scaletta, in mezzo a diverse band.

    e l’uomo della Chevron
  • gli zii di Alice

    “Alice” è una piccola creatura fortunata: ha attorno delle persone importanti che, in questi suoi primissimi mesi di vita, le stanno volendo bene e la stanno aiutando a crescere. Lo scorso week-end è stato dedicato proprio ad andare a salutare alcune di queste persone: sabato l’ho portata a Torino, per incontrare gli amici di Edizioni del Faro al loro stand presso il Salone del Libro, mentre domenica è stata la volta di Divinazione, che ha ospitato il mio reading all’interno della serata organizzata a Padova per Rock Targato Italia. Tanti chilometri percorsi e tanta stanchezza accumulata, ma anche una marea di energie positive, sorrisi e bei momenti, e soprattutto il piacere di confrontarsi con situazioni diversissime fra loro ma comunque ricche di stimoli. In fondo anche Alice ha sempre amato giocare con gli opposti.
    Domenica (24 maggio) sarò a Lodi: passerò l’intera giornata allo stand di Edizioni del Faro alla fiera Laus Books & Comics, fra le vie del centro della cittadina, e alle 14.50 tornerò a raccontare Alice nella corte del Caffé Letterario (via Fanfulla).

    gli zii di Alice

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