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a proposito di “Nella carne”
“Nella carne” è un racconto nato in tempi recenti e in modo totalmente istintivo, quasi come un’esplosione, oltretutto nella stessa giornata in cui ho scritto, sempre di getto, anche un’altra storia, anch’essa stracolma di inquietudini, a cui avrò sicuramente modo di dare spazio in futuro, seppure in una forma diversa.
Quello che mi interessava, nel momento in cui l’ho scritto, era solo lasciare deflagrare la voce della protagonista e andare a fondo, senza pudori, a un senso di intima claustrofobia sociale e personale che credo riguardi molti. Per questo, anche nelle varie revisioni, ho preferito fare sì che mantenesse sempre l’approccio irruento e irrequieto con cui è stato concepito.
Il fatto che la storia sia ambientata in un contesto piuttosto particolare e forse, per qualcuno, controverso è solo una casualità. D’altra già in passato mi era capitato, in qualche occasione, di sfruttare immagini “forti” per parlare in realtà di tutt’altro. -
“Nella carne”: un nuovo racconto da scaricare gratis
C’è un nuovo racconto che si può scaricare gratis da queste stesse pagine.
S’intitola “Nella carne” e credo rappresenti un controverso gioco di specchi al femminile: un condensato di inquietudini che esplodono nell’istante in cui, nell’animo della protagonista, il desiderio fisico di proiettarsi al di fuori degli stanchi schemi morali di una vita assolutamente ordinaria si fonde in modo inaspettato con l’esigenza di mettere a nudo i suoi pensieri più intimi e scavare nell’origine dei suoi turbamenti. Per qualcuno potrà essere una storia “da bollino rosso”, ma questa volta doveva andare così. -
Incontro Artistico Amici di Marzia Carocci 2024
Firenze è una città che in questo autunno sta continuando a farmi vivere cose positive. Dopo la bella esperienza dello scorso mese al Premio Ponte Vecchio, è stato davvero un piacere tornare nello stesso luogo per dare il mio piccolo contributo all’Incontro Artistico Amici di Marzia Carocci.
È stato un pomeriggio pieno di parole, di sorrisi ma soprattutto di desiderio di condividere e ascoltare. Sono contento che in questo Paese ci sia ancora tanta gente che ha voglia di muoversi, di comunicare, di incontrarsi e di portare avanti una propria idea di arte o di poesia. E credo che il lavoro di chi continua a mantenere vive occasioni d’incontro come quella di sabato scorso al Teatro Di Cestello sia qualcosa di incredibilmente prezioso.
Mi ha fatto davvero piacere esserci, tornare a respirare quell’atmosfera e avere modo di raccontare ancora un pezzetto di una storia che ritengo importante e piena di vita.
Qui sotto è possibile vedere anche un video della mia breve performance. -
gli ascolti di novembre 2024
L’autunno è, un po’ come la primavera, la stagione in cui ogni venerdì mattina le caselle di posta di chiunque bazzichi nella musica si riempiono di comunicati stampa che annunciano l’uscita di decine di nuovi dischi. È un bel caos, il mondo della musica oggi, e probabilmente non è vero che si stava meglio quando si stava peggio: in fondo quest’anarchia popolata da una valanga di proposte di ogni genere e di ogni livello ha il suo fascino. Il problema è che è sempre più complesso riuscire a districarsi al suo interno. Però ci si prova. Così, archiviate anche le serate milanesi per le finali nazionali del concorso, sul sito di Rock Targato Italia torno a parlare di musica e questa volta racconto i nuovi album di PopForZombie, Cigno, La Rappresentante Di Lista, Beatrice Antolini, Olden, Paolo Antonelli e Filippo Dallinferno.
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Rock Targato Italia 2024
Arrivato al termine delle finali nazionali di Rock Targato Italia mi sento più o meno come dopo tre intense settimane di vacanza. Sono state, come previsto, tre serate colme di buona musica, begli incontri e lunghissime chiacchierate, quelle trascorse al Rock’n’roll di Milano. Oltretutto dal confronto con personaggi di spessore come quelli che sono stati i miei compagni di giuria (Mauro Paoluzzi, Mimmo Paganelli, Paolo Pelizza, Alex Pierro, il presidente Claudio Formisano e la nuova entrata Patrizia Cirulli) c’è sempre molto da imparare, sia umanamente che artisticamente, dunque è stato anche quest’anno un grande piacere esserci e dare il mio piccolo contributo alla splendida utopia che continua a essere il concorso organizzato da Francesco Caprini e Franco Sainini.
Sul piano delle proposte musicali è stata un’annata positiva ma complessa, con diversi concorrenti meritevoli che hanno complicato non poco il lavoro della giuria. Personalmente ho amato soprattutto la poesia senza compromessi de Il Caso Guevara, ma sono rimasto impressionato anche dalla ruvida sincerità dei Crossover così come dalla visceralità dei 3 Di 3 e mi ha colpito pure la follia del Complesso Del Brodo e la freschezza dei Blumele (che alla fine sono risultati vincitori), tanto per fare qualche nome. Ma ce ne sarebbero anche altri da citare.
Grazie a chi c’è stato, a chi ha partecipato, a chi ha vissuto accanto a me queste tre serate, alle persone incrociate, a chi ci ha ospitato e soprattutto a chi dal 1986 continua tenacemente a portare avanti tutto questo.